Ecosostenibilità, efficienza energetica, ma anche imprenditore-artista in un modello di “Rinascimento” imprenditoriale. Si è parlato anche di questo negli workshop organizzati dai Giovani Imprenditori nel corso del Convegno di Santa Margherita Ligure.
Consumare meglio, piuttosto che consumare meno. Vivere meglio sviluppando corrette pratiche ambientali. Dare maggiori incentivi alle energie pulite tenendo conto delle differenze all’interno della green economy. È quanto è emerso dal workshop “Prospettive future e ripartenza dell’industria in ottica di sostenibilità”: «La filiera dell’energia verde – spiega Alessia Bertolotto, relazioni istituzionali di Marcopolo Engineering – è anche sinonimo di occupazione. Si tratta di un settore che potrebbe aprire maggiori possibilità lavorative di quanto già stia facendo. Ma occorrono incentivi: la bozza di decreto ministeriale che sta circolando in questi giorni deve tenere conto delle varie differenze nel settore, cercando di privilegiare i comparti come biogas da discarica, zoo-agro e biomasse a ciclo chiuso che fanno energia pulita e bonifica».
In un mondo in evoluzione, l’imprenditoria sta cambiando. Proprio come il Rinascimento aveva portato un nuovo modello di bellezza, così accade anche nel mondo imprenditoriale, con l’innovazione e la creazione di un valore: se ne è parlato nel corso del seminario “Il Rinascimento imprenditoriale: il modello della bellezza”. «Una cosa bella è qualcosa che dona un valore in più – spiega Gianluca Fioravanti, international solution director, Asset Management – E così come un’opera d’arte, anche la mission aziendale deve conferire un qualcosa in più al proprio prodotto. E l’imprenditore, in questo caso, diventa artista, anche in termini economici, e artefice primo della bellezza».