L’imprenditoria femminile in Liguria è composta da 36.096 imprese, il 22,12% del totale, pressoché invariate nell’ultimo anno: +0,1%, 41 imprese in più tra settembre 2017 e settembre 2018. I dati emergono dall’Osservatorio Imprenditorialità Femminile di Unioncamere-Infocamere.
L’analisi si focalizza principalmente sulla carriera delle imprenditrici ed emerge il fatto che le donne crescano, ma senza “sfondare”: a fine settembre, in Italia, oltre 2,5 milioni di cariche sono occupate da donne, lo 0,34% in più dello scorso anno. Ma nelle “stanze dei bottoni” le donne, sebbene in crescita, rappresentano solo il 25% dei quasi 3 milioni e novecentomila amministratori d’impresa oggi esistenti.
Nel Paese sono 32 mila gli incarichi di presidente del consiglio di amministratore ricoperti da donne, a fronte di oltre 185 mila totali. Le presidenti incidono per il 17,36% del totale, aumentando di oltre 7 punti percentuali rispetto a settembre 2017. Quasi 17 mila, invece, gli incarichi di vicepresidenti (un quarto dei 67 mila complessivi), con un incremento rispetto a un anno fa di 8,7 punti percentuali. Tra gli amministratori o consiglieri delegati, inoltre, le cariche al femminile sono circa 5 mila (contro le 22 mila totali), 36 mila quelle di amministratrici (il 22,6% dei 160 mila esistenti), quasi 600 (il 14%) i direttori donna contro 4 mila incarichi complessivi.
In termini assoluti il numero più elevato di donne si incontra tra i consiglieri: 213 mila quelle presenti nei cda delle aziende italiane, poco meno del 25% del totale.
Gran parte di queste donne ha fondato o partecipato alla fondazione di una delle imprese femminili oggi esistenti in Italia: un milione e 337 mila quelle registrate alle Camere di commercio a fine settembre scorso (il 21,91% del totale).
Più di un quarto delle 8 mila imprese femminili in più rispetto a settembre 2017 si deve alle donne del Lazio (+2.206, con una variazione percentuale di +1,5%). Forte però anche l’aumento registrato in Campania (+1.837, pari al +1,4%), in Sicilia (1.454, +1,3%) e in Lombardia (+1.319, +0,7%).
I settori che sono cresciuti di più sono il turismo (+2.291 imprese) e le altre attività dei servizi (+2.156). Variazioni elevate però interessano la sanità (+4,3%), le attività professionali, scientifiche e tecniche (+4%), l’istruzione (+3,5%) e il noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (+3,1%).