Il cda di Giglio Group ha nominato Carlo Frigato, ingegnere, già consigliere della società, quale nuovo chief financial officer e investor relator del gruppo, attribuendogli tutte le deleghe operative necessarie all’espletamento delle nuove mansioni. Carlo Frigato, nello svolgimento del nuovo ruolo, risponderà direttamente all’amministratore delegato.
Contestualmente il cda, previo parere favorevole del collegio sindacale, ha nominato anche Massimo Mancini, attuale direttore generale del gruppo, quale nuovo dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili. «Con la nomina di Frigato prosegue il rafforzamento della struttura manageriale del gruppo – commenta Alessandro Giglio, ceo della società quotata sul segmento Star di Borsa Italiana – Il suo arrivo permetterà al gruppo di beneficiare dell’esperienza di un manager che ha ricoperto vari incarichi di prestigio negli ultimi anni, tra i quali il ruolo di Cfo nella società Buongiorno, anch’essa quotata sul segmento Star per lungo tempo fino al delisting avvenuto nel 2012».
Nel corso della seduta, il consiglio di amministrazione ha anche approvato la propria politica di remunerazione per gli amministratori esecutivi e i dirigenti con responsabilità strategiche, suddivisa tra una componente fissa definita in modo congruo rispetto alle deleghe e alle particolari cariche assunte, una componente variabile, di importo massimo prestabilito, legata a obiettivi di breve periodo (MBO) e di medio-lungo periodo (LTI) e un piano di stock option.
Come si legge nella nota della società, “la remunerazione variabile di breve periodo (MBO) è conseguibile a fronte del raggiungimento di obiettivi quantitativi annuali predefiniti correlati a indici di performance sia a livello consolidato di Gruppo, sia a livello individuale di business o di funzioni centrali. Tale componente viene erogata annualmente successivamente all’approvazione del progetto di bilancio annuale di riferimento da parte del cda, previa verifica del raggiungimento degli obiettivi di performance”.
Per quanto riguarda la componente variabile di medio-lungo periodo (LTI), come prosegue la nota, “la politica di remunerazione prevede l’introduzione di un sistema di incentivazione basato sul raggiungimento di predeterminati obiettivi nell’arco del triennio rispetto al piano industriale 2017-2019 (il “Piano LTI”). Al fine di dare attuazione a tale previsione della politica di remunerazione, il consiglio di amministrazione ha approvato, previo parere favorevole del comitato Nomine e Remunerazioni e del collegio sindacale, il regolamento di attuazione del Piano LTI, definendo gli obiettivi del Piano LTI, i diversi indicatori economici sulla base dei quali saranno misurati gli obiettivi di performance, il funzionamento del bonus pool e i meccanismi di distribuzione e limitazione dello stesso, individuando anche i soggetti beneficiari dello stesso, le soglie di performance, gli obiettivi di performance individuali, gli incentivi individuali massimi nonché le modalità di calcolo degli incentivi stessi”. La nota societaria precisa che l’ammontare massimo degli incentivi attribuibili per il triennio 2018-2020 ai sensi del Piano LTI è pari, complessivamente, a 399 mila euro.
Quale ulteriore strumento di remunerazione variabile di medio-lungo periodo, “la politica di remunerazione individua l’adozione di un piano di stock option che preveda l’assegnazione a titolo gratuito ai beneficiari di opzioni che consentono la successiva sottoscrizione di azioni ordinarie della società, a fronte del pagamento alla Società di un prezzo di esercizio previamente definito (il “Piano di Stock Option”). Tale piano sarà riservato agli amministratori esecutivi e ai dirigenti con responsabilità strategiche che verranno individuati dal cda, previo parere del Comitato Nomine e Remunerazioni. In forza del Piano di Stock Option saranno emesse un numero massimo di 690 mila opzioni, che saranno assegnate gratuitamente ai beneficiari al raggiungimento di determinati obiettivi di performance e che conferiranno a ciascuno di essi il diritto di sottoscrivere una azione ordinaria della Società per ogni opzione assegnata”.
In attuazione della politica di remunerazione, il consiglio di amministrazione ha approvato, previo parere favorevole del comitato Nomine e Remunerazioni e del collegio sindacale, il Piano di Stock Option da sottoporsi all’approvazione dell’assemblea degli azionisti ai sensi dell’art. 114-bis del D. Lgs. 58/1998.
Per il titolo in Borsa è una mattinata di acquisti: intorno alle 10,10 segna un progresso del 4% scambiando a 3,39 euro. Alle 11,22 Giglio Group segna sempre un rialzo, anche se di minor entità (+1,84%). Performance superiore sia a quella del comparto media di riferimento, in rialzo dello 0,28%, sia rispetto all’andamento del comparto Star di appartenenza (+0,66%).