Presidio questa mattina dei ricercatori precari dell’istituto Giannina Gaslini di Genova davanti alla sede del consiglio regionale della Liguria. «Siamo riusciti a portare questo tema sul tavolo del ministero della Salute – spiega Laura Tosetti, segretario generale di Nidil Cgil Genova che ha organizzato la manifestazione – e da tempo chiediamo un tavolo di lavoro con Regione, Gaslini e rappresentanti dei lavoratori in sede ligure. Siamo venuti in Regione per sollecitare l’avvio degli incontri per risolvere questa situazione». L’assessore alla Salute della Regione Sonia Viale ha convocato l’incontro per l’esame della situazione dei precari per mercoledì 15 giugno alle 15. «Finalmente sarà convocato il tavolo con le rappresentanze sindacali e la direzione del Gaslini – commenta il consigliere di Rete a Sinistra Gianni Pastorino – ci aspettiamo che in quella sede siano fornite le risposte concrete che tutti stiamo aspettando. Non c’è ragione per tergiversare: per questo ci siamo attivati perché l’assessore incontri con urgenza i lavoratori».
Con Viale, saranno presenti la direzione generale del Gaslini e il direttore del Dipartimento Salute della Regione. Al presidio erano presenti molti dei circa centocinquanta ricercatori precari del Gaslini: biologi, biotecnologi, tecnici, chimici, medici e data manager, impegnati nella ricerca oncologica, genetica, epidemiologica, microbiologica, nella ricerca di base ma anche in attività assistenziali di diagnostica. Molti di loro si occupano di ricerca sanitaria traslazionale, vale a dire in quella ricerca che trasforma le innovazioni scientifiche in applicazioni cliniche, in particolare in campo oncologico. Tutti laureati, hanno conseguito dottorati di ricerca o specializzazioni, hanno un’anzianità media di lavoro (precario, con contratti rinnovati di anno in anno) di 10-15 anni, ma ci sono anche anzianità di 25-27 anni.