Piazza Affari chiude con pesanti segni meno dopo la bocciatura di Carige e Mps ai crash test che la Bce ha effettuato su 131 banche europee. Proprio Banca Carige e Monte dei Paschi di Siena, che ieri hanno chiuso la giornata di borsa a -17,19% e -21,5%, sono risultate tra le peggiori. Analizzando i bilanci 2013, i due istituti di credito italiano sono risultati quelli maggiormente sottocapitalizzati tra i 25 “bocciati” dalla Bce. Tra questi nove italiani: solo sette di loro hanno però condotto nel corso del 2014 una patrimonializzazione che ha consentito di rafforzare la situazione, mentre il deficit patrimoniale di Carige e Mps è risultato, rispettivamente, di 814 milioni e 2,1 miliardi di euro. Dopo il pesante crollo e la bocciatura della Banca centrale europea, l’istituto di credito genovese ha annunciato la cessione delle compagnie assicurative, della Banca Cesare Ponti e di Creditis per coprire il buco. Al varo anche un aumento di capitale da mezzo miliardo (come minimo). La situazione di Mps è invece “in mano” a Citigroup e Ubs che valuteranno le migliori opzioni per recuperare le risorse necessarie a coprire gli oltre due miliardi di deficit: a questo scopo, la banca potrebbe emettere anche i Coco-bond, titoli ibridi ad alto rendimento.
La bocciatura di Carige e Mps ha avuto riflessi negativi su tutto il settore finanziario, nonostante Bankitalia abbia definito solido il sistema bancario italiano, considerando che molti istituti di credito hanno superato senza problemi i testi della Bce: la borsa di Milano ha chiuso con pesanti ribassi sulle altre banche, tra cui Unicredit (-2,55%), Intesa Sanpaolo (-3,14%), Mediobanca (-3,35%), Bper (-4,23%), Bpm (-4,43%) e Ubi Banca (addirittura -5,15%).