Crocierissime, sito italiano dedicato al settore, e Ogyre, innovativa azienda tecnologica con sede a Genova impegnata nella lotta contro l’inquinamento di plastica negli oceani, annunciano i primi risultati della loro collaborazione. In soli 3 mesi, sono stati raccolti circa 2000 kg di rifiuti plastici e altri materiali inquinanti dal mare attraverso il progetto Fishing for Litter. L’iniziativa ha coinvolto in modo attivo 24 pescatori locali distribuiti tra Italia, Indonesia e Brasile, i quali sono stati remunerati per raccogliere plastica e altri rifiuti marini durante o in alternativa alle loro attività di pesca quotidiane.
I materiali raccolti sono stati inviati a centri specializzati dotati di sistemi avanzati per catalogare, riciclare o smaltire i rifiuti in modo responsabile, garantendo un impatto positivo sulla biodiversità marina. Di questi rifiuti, una stima di 300 kg sono stati riciclati o riutilizzati, contribuendo concretamente alla riduzione dell’inquinamento.
«Siamo estremamente soddisfatti del risultato ottenuto grazie alla partnership con Ogyre, un primo passo importante e concreto per noi di Crocierissime volto a creare un futuro più pulito e sano per i nostri mari. La nostra missione non è solo offrire vacanze indimenticabili ai nostri clienti, ma anche sensibilizzarli sull’importanza della tutela degli oceani e coinvolgerli direttamente nella nostra missione di protezione ambientale, promuovendo la preservazione della biodiversità marina e il sostegno alle comunità locali con l’obiettivo di promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile», afferma Laura Amoretti, ceo di Crocierissime.
L’iniziativa Fishing for Litter
Fishing for Litter di Ogyre è un metodo di raccolta di rifiuti marini che si basa sulle conoscenze e sulle tecnologie delle comunità locali di pescatori. I pescatori usano imbarcazioni o strumenti di vario genere per recuperare rifiuti che trovano in mare, durante o in alternativa alle loro attività di pesca quotidiane. I progetti di Fishing for Litter hanno un effetto positivo sulla biodiversità, eliminando le potenziali fonti di inquinamento da materie plastiche, riconosciuto come uno dei principali fattori di stress che influiscono negativamente sulla biodiversità.