Un danno erariale per oltre 70 milioni di euro causato dai ritardi e dalle interruzioni nella realizzazione dell’Aurelia bis a Savona. È quanto emerge dalle indagini svolte dalla Guardia di Finanza di Savona sul tratto che collega il casello autostradale di Albisola Superiore all’hub portuale di Savona, in totale 5,2 chilometri.
Il mese scorso si era svolto l’ultimo sopralluogo pubblico – alla presenza anche del viceministro ai Trasporti, Edoardo Rixi – per verificare la ripresa dei lavori del bypass dopo il fallimento dell’originario appaltatore e l’avvio delle procedure commissariali.
Dagli approfondimenti eseguiti dalle Fiamme Gialle, delegati dalla procura regionale della sezione giurisdizionale della Corte dei conti della Liguria, è emerso che i lavori per la costruzione dell’infrastruttura hanno subito diverse interruzioni dovute a rilevanti inconvenienti tecnici (imprevisti geologici nelle operazioni di scavo delle gallerie, carenze progettuali, difficoltà legate agli espropri per la legittima opposizione dei proprietari) sorti nel corso dell’avanzamento, fino a giungere alla definitiva interruzione.
Le indagini hanno consentito di individuare specifiche criticità imputabili alla stazione appaltante, che hanno condizionato l’intero corso dell’appalto, nonché di quantificare un danno erariale per oltre 70 milioni, ascrivibili alla mancata condivisione con il gestore della rete autostradale del progetto di sotto-attraversamento dell’autostrada A10, alla mancata individuazione di siti idonei per il conferimento dei materiali provenienti dallo scavo delle gallerie e alla non adeguata gestione e direzione delle lavorazioni.
Secondo quanto ricostruito – scrive l’agenzia Dire – la stazione appaltante finita nel mirino della procura della Corte dei conti regionale e della Guardia di finanza di Savona, è Anas.
Il cantiere era stato interrotto nel 2018, dopo che era stato completato per l’80% del tracciato, ed era ripreso solo lo scorso anno, con il commissario straordinario di governo, Matteo Castiglioni.
Questa mattina la guardia di finanza si è finalmente recata alla cava Aurelia Bis di Albisola per verificare che gli operai non hanno ricevuto lo stipendio e la cava è completamente ferma poiché non ci sono materiali per proseguire i lavori. Ancora una volta si rivela un fiasco, una truffa e una vergogna per la Liguria.