«Le malattie professionali continuano a colpire lavoratori e lavoratrici con un trend che non si riesce ad arrestare: si deve fare di più perché la salute e sicurezza sul lavoro sono elementi imprescindibili del diritto alla salute».
Così Maurizio Calà, segretario generale Cgil Liguria commenta i dati Inail sulle malattie professionali.
«Si devono trovare maggiori risorse da investire sulle politiche della prevenzione ma soprattutto − dice − si devono dare gli strumenti agli enti preposti per esercitare la loro azione: senza un cambio di paradigma che metta al centro i diritti delle persone e il valore del lavoro continueremo a trovarci in queste condizioni».
Secondo le elaborazioni di Marco De Silva, responsabile Ufficio economico Cgil Genova e Liguria, su dati Inail le denunce di malattia professionale in Italia al 31 ottobre 2022 sono state 50.013, in aumento di ben 4.618 casi, vale a dire +10,2%.
Relativamente alla Liguria, nel periodo tra gennaio e ottobre 2022, sono state 847 le denunce per malattia professionale, in aumento di 129 casi, +18% rispetto all’anno precedente.
Il settore economico maggiormente colpito è quello dell’industria e servizi con 750 denunce (+15,2% rispetto al 2021), segue l’agricoltura con 87 denunce (+50%) e 10 nella pubblica amministrazione (+1%).
Secondo i dati si ammalano di più gli uomini delle donne, rispettivamente 663 denunce (+117 pari al +21,4%), contro 184 per le donne (+12 pari al +7%); il rapporto complessivo vede l’incidenza delle malattie professionali per i maschi nel 78,3% dei casi contro il 21,7% delle femmine.
Scendendo ulteriormente nel dettaglio, le malattie che nella regione ligure hanno causato più denunce nei primi 10 mesi del 2022 sono quelle relative al sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo (+21,1%), quelle del sistema nervoso (+37,5%) e quelle riguardanti casi di tumore (+7,1%).