Il cda di Fincantieri ha approvato le informazioni finanziarie intermedie del Gruppo al 30 settembre 2025, dalle quali emergono risultati in crescita sia in termini di ricavi che di redditività.
I ricavi di Fincantieri sono pari a 6.725 milioni di euro, in aumento del 20% rispetto ai 9M 2024.
L’ebitda è in forte crescita (+40%) a euro 461 milioni (euro 328 milioni nei 9M 2024), con un significativo incremento della profittabilità in tutti i segmenti di business. L’ebitda margin è al 6,9%, in costante aumento rispetto al 6,3% del FY 2024 e al 5,9% dei 9M 2024.ù
La posizione finanziaria netta è a debito per euro 1.648 milioni, in leggero miglioramento rispetto al dato di fine 2024, pari a euro 1.668 milioni, con un rapporto di indebitamento (Pfn/ebitda Ltm) pari a 2,6x, in ulteriore riduzione rispetto al rapporto di 3,3x registrato al 31 dicembre 2024
Dal punto di vista della performance commerciale, i nuovi ordini acquisiti sono pari a euro 16,0 miliardi di euro, in crescita del 88% rispetto ai 9M 2024 (euro 8,5 miliardi), superiori al valore record registrato in tutto il 2024, con un book-to-bill pari a 2,4x.
Il backlog è a euro 41,0 miliardi, in aumento del 32% rispetto al dato di fine 2024, con carico di lavoro complessivo pari a euro 61,1 miliardi, circa 7,5 volte i ricavi del 2024.
19 navi sono state consegnate da 9 stabilimenti e 100 navi sono in portafoglio, con consegne previste fino al 2036.
Per la guidance, Fincantieri conferma i target per il 2025 comunicati in occasione dei risultati del primo semestre 2025 con ricavi a circa euro 9 miliardi ed ebitda margin oltre il 7%.
Il nuovo Piano industriale 2026-2030 verrà approvato entro fine anno; la società terrà un Capital Markets Day nel primo trimestre 2026.
Pierroberto Folgiero, amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri, ha dichiarato: «Non possiamo che essere molto soddisfatti e riconoscenti alle persone di Fincantieri per il grande lavoro svolto. Continuiamo a perseguire una crescita robusta su ricavi, margini e portafoglio ordini con tre effetti positivi concorrenti: il consolidamento della performance economico finanziaria degli ultimi tre anni; il posizionamento virtuoso dell’azienda nel ciclo industriale positivo che caratterizza il futuro settore; la creazione di valore condiviso e sostenibile per tutti gli stakeholder sociali e finanziari. Con oltre 60 miliardi di carico di lavoro per i prossimi dieci anni – che costituisce il nuovo record di sempre – aumenta infatti l’apporto di Fincantieri all’economia nazionale e territoriale generando, grazie ad acquisti di beni e servizi in Italia per circa l’80%, visibilità economica nella filiera e stabilizzazione del lavoro. Continua anche a crescere il contributo del Gruppo al percorso di innovazione strategica del Paese con il lancio dei primi droni autonomi subacquei per la protezione delle infrastrutture critiche subacquee e dei porti, l’entrata nei droni militari unmanned di superficie per il pattugliamento delle coste, l’avvio della produzione in Italia di sistemi di propulsione a celle a combustibile e della produzione di pacchi batterie per uso navale militare e civile, oltre al lancio di Fincantieri Ingenium dedicata alla creazione di una piattaforma di dati ed applicazioni per l’introduzione dell’intelligenza artificiale nella conduzione delle navi e nel mondo dei porti».

























