Accelerazione improvvisa e a sorpresa per l’iter che dovrebbe portare alla definitiva approvazione del progetto dello Skymetro, la metropolitana sopraelevata della Val Bisagno, a Genova.
Il dirigente del Comune responsabile unico del progetto, incaricato ai tempi della giunta Bucci, ha comunicato di non volersi avvalere dei 15 giorni previsti per presentare le controdeduzioni alle osservazioni emerse sull’ultimo progetto in sede di fase pubblica della Valutazione di impatto ambientale, accorciando così i tempi per la possibile chiusura della Conferenza dei servizi.
Lo riporta l’Agenzia Dire.
Una mossa che non è stata concordata con la neo sindaca, Silvia Salis, contraria al progetto. «Ho chiesto proprio stamattina un incontro con il dirigente di riferimento perché questa accelerazione deve essere condivisa e chiaramente mi devo esprimere − afferma la prima cittadina a margine della conferenza stampa di presentazione dei Campionati europei di scherma − i tempi sono cambiati velocemente, è bene che tutti abbiano il tempo di rendersene conto ed è anche per questo che è importante incontrare tutti i dirigenti del Comune».
Salis ribadisce che «la nostra idea sullo Skymetro è molto chiara: io voglio parlare col ministero e voglio avere uno spazio di trattativa. Per cui, incontrerò il dirigente di riferimento e ne avrete presto notizia».
Linea condivisa, da sempre contraria allo Skymetro, esorta la sindaca Silvia Salis a produrre “un atto formale chiaro per fermare l’iter prima che diventi irrevocabile. Se la conferenza dei servizi si chiudesse nei prossimi giorni e la procedura di Via ottenesse esito positivo, ogni possibilità di ripensare l’opera verrebbe, di fatto, compromessa”.
L’accelerazione al progetto delle ultime ore, sostiene l’associazione guidata da Rossella D’Acqui e dal consigliere regionale, Gianni Pastorino, è “un gesto grave, inopportuno e politicamente scorretto, che suona come una forzatura in piena transizione amministrativa. Un blitz tecnico che rischia di svuotare di significato la volontà politica espressa dalle urne. Una scelta che dimostra l’incapacità di accettare il confronto democratico e il cambiamento, un riflesso tipico di chi non sa perdere”.
Per l’associazione, che ha eletto i consiglieri comunali Filippo Bruzzone ed Erika Venturini, “è urgente riaprire il confronto e investire energie su un progetto alternativo, sostenibile, integrato e rispettoso dei territori attraversati. Un progetto che non si limiti a fare ‘più in fretta’, ma che scelga di fare meglio. Chiediamo alla sindaca Salis di intervenire al più presto con gli atti necessari a bloccare questa accelerazione e di aprire un tavolo con il ministero per negoziare tempi e risorse, prima che sia troppo tardi”.


























