L’ipotesi di portare a Genova l’Agenzia per la sicurezza nucleare è plausibile, secondo il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Genova, ha detto il ministro rispondendo ai giornalisti a margine del Festival del lavoro, «Può certamente avere un ruolo centrale perché ha una storia. Ansaldo Nucleare nonostante i quasi 40 anni di abbandono nucleare da parte del nostro paese, ha mantenuto una conoscenza del settore molto elevata». Lo riporta l’agenzia Dire. E ci sono imprese a fianco di Ansaldo, ha notato Pichetto Fratin, «Che lavorano con grandi commesse sul settore nucleare a Genova e in particolare in Liguria: se pensiamo alla Spezia, c’è la produzione di superconduttori, che è qualcosa di rilevante».
In ballo ci sono più sedi da assegnare e Pichetto ha ricordato anche la partita del deposito dei rifiuti nucleari. Genova, ha osservato il ministro «Ha tutte le carte in regola» per alzare la mano secondo le sue ambizioni dichiarate, come «ogni città ha diritto di candidarsi». Poi ha sottolineato il fatto il fatto che forse sarebbe il caso di abbinare agenzia e deposito.
Secondo il ministro, il nuovo nucleare «non va in sostituzione del fotovoltaico, non va in sostituzione dell’eolico, ma va a creare un mix di produzione di energia per il futuro». A chi chiedequanto costa il nucleare Pichetto ha ribattuto che quando sarà il momento «Si valuterà qual è il livello di convenienza d’acquisto, quindi rispetto al prezzo dello strumento e rispetto naturalmente a quello che diventa il prezzo dell’energia». È anche una questione di spazio: per fare un esempio, per ottenere la stessa produzione di un reattore da 300 megawatt con il fotovoltaico bisogna occupare 2.500 ettari. «Sfido – ha concluso – a trovare 2.500 ettari non dico in Liguria, ma tra Liguria e Piemonte è già abbastanza una bella sfida».
Il ministro dell’Ambiente ha confermato la correzione del decreto sulle aree idonee agli impianti per le rinnovabili «È una questione che stiamo definendo» e «Ci sarà anche un confronto con la Conferenza delle Regioni per trovare un punto di equilibrio e di accordo tra noi il sistema della regioni».
Secondo Pichetto Fratin «Noi siamo il paese più avanti sul fronte del riciclo, anche perché l’immondizia è la più grande miniera che abbiamo». Nei rifiuti sono presenti anche i minerali rari. «Però certamente c‘è una parte che va portata nei termovalorizzatori: produrre energia a beneficio del cittadino». Bisogna andare avanti con la differenziata, e con il termovalorizzatore là dove non è possibile andare oltre nel riciclo.
“Le parole del Ministro Pichetto Fratin confermano il ruolo strategico che la Liguria può svolgere nella transizione energetica del Paese” dichiarano in una nota congiunta l’assessore regionale all’Energia Paolo Ripamonti e il consigliere delegato allo Sviluppo economico Alessio Piana.
“Il patrimonio di competenze mantenuto da realtà come Ansaldo Nucleare e la presenza di una filiera specializzata – si legge ancora nella nota – rendono il nostro territorio, che può contare anche su centri di ricerca e università, un candidato credibile e qualificato per ospitare l’Agenzia per la sicurezza nucleare, come ipotizzato dal Ministro. La Regione Liguria ha già inserito il nucleare di nuova generazione nel PEAR, riconoscendone il valore all’interno di un mix energetico equilibrato, sostenibile e sicuro. Accanto a questa tecnologia, continueremo a investire su rinnovabili, idrogeno verde e innovazione. La Liguria è pronta a fare la propria parte in modo serio e responsabile, offrendo al Paese competenze, infrastrutture e visione”.