«Il Comune a suo interno ha delle grandissime competenze per funzionare bene, è proprio un dolore sapere che in questi anni moltissimi dirigenti sono andati via perché trovavano l’aria all’interno del Comune irrespirabile. approfitto di questo momento per dare un messaggio: so che molti di loro purtroppo non vivono neanche più a Genova, sono andati a lavorare in Comuni di altre città. Chiunque pensa che sia il momento per tornare a Genova, spero che lo faccia. Il Comune è pronto a riaccoglierlo». Lo ha detto la nuova sindaca di Genova, Silvia Salis oggi in conferenza stampa.
«Mi spiace – ha proseguito – che qualcuno se ne sia dovuto andare perché non si trovava più bene nel Comune di Genova, ma posso garantire che ci sarà un’aria nuova, ci sarà la possibilità di esprimere la propria professionalità liberamente. Io sarei molto molto felice che qualcuno decidesse di tornare e voglio lanciare questo messaggio. Valorizzeremo le competenze comunali, chiaramente, ma soprattutto creeremo un ambiente nel quale sia un piacere lavorare, le persone siano libere di esprimere la loro professionalità».
«Io detesto chi usa toni sgradevoli con le persone con cui collabora – ha precisato Salis – anche perché credo che sia una cosa profondamente autolesionista, perché quando non tratti con rispetto le persone che lavorano con te la tendenza è quella di avere intorno persone sempre più mediocri e che quindi non riescono in nessun modo a contrastare il tuo operato, a farti cambiare idea. Io spero che i miei assessori e i dirigenti comunali mi facciano spesso cambiare idea in meglio e mi facciano fare la scelta migliore. È questo che deve fare una squadra, avere un caposquadra sicuramente, ma avere il coraggio e l’ambizione di poter far valere il proprio punto di vista e poter portare il proprio contributo liberamente in un clima di collaborazione».
Le due giunte Bucci hanno fatto molto ricorso l’utilizzo dei consiglieri delegati, è uno strumento che potrebbe utilizzare anche la nuova giunta?
«Io credo – ha risposto la prima cittadina – che si possa trovare il giusto bilanciamento tra le deleghe date agli assessori e il ricorso ai consiglieri delegati, che non deve essere però eccessivo».
Riguardo alle consulenze «Credo che sia importante valorizzare le competenze del Comune, credo che sia altrettanto importante avere delle consulenze esterne che però portino una reale competenza, perché quando vedo dei consulenti che poi si candidano alle liste politiche della destra, questo mi porta a pormi degli interrogativi: o sei un consulente o sei un politico. Se diventi un consulente e ricevi decine di migliaia di euro e poi immediatamente ti candidi alle elezioni, questa la trovo un’operazione che sinceramente non apprezzo».