Sfiorate le 200.000 presenze per la tredicesima edizione di Euroflora a Genova, che si è tennuta dal 24 aprile al 4 maggio nell’area del Waterfront di Levante. Lo comunica la Porto Antico nella conferenza stampa di chiusura.
Andando a confrontare con l’ultima edizione ai parchi di Nervi erano stati circa 240 mila gli ingressi, anche se i giorni di allestimento erano stati di più (23 aprile-8 maggio 2022). I picchi di visitatori sono stati tra il 24 e il 30 aprile.
Il sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi lancia l’idea di realizzarla a cadenza biennale (negli “anni d’oro” si svolgeva ogni sei anni).
Il presidente della Porto Antico di Genova spa Mauro Ferrando dichiara: «Sono soddisfatto per tutta una serie di ragioni. La prima è, come ho detto più volte, che questa è la Euroflora numero uno della nuova era e ho spiegato anche cosa voleva dire quello slogan iniziale, la natura si fa strada: si fa strada perché non è più l’Euroflora di un contenitore, non è più l’Euroflora del bello in quanto tale e solo quanto bello, ma è l’Euroflora del contatto con la natura della città che si apre al verde, di quella che è la fitopolis, come è stato detto dal professor Mancuso, ed è un concetto diverso di Floralie. È diffusa in un quartiere che si è fatto conoscere, che non conoscevano neppure i genovesi, men che meno coloro che sono venuti da fuori dalla nostra regione, e quindi la città si è aperta alla natura. Questo è il concetto moderno, secondo me, di Floralie, bellissimo. Nessuno rinnega il passato, ma questa è un’evoluzione che si adatta agli slogan attuali, sostenibilità, diversità, inclusione e via dicendo».
Ferrando non fa un bilancio economico: «I conti sulla copertura della manifestazione dobbiamo farli alla fine perché abbiamo tutta una serie di variabili che sono ancora tutte da verificare, dagli incassi del merchandising, del cibo e delle bevande. Spero proprio che siano stati coperti». La manifestazione si aggira attorno ai sei milioni di investimento e agli espositori non è richiesto nessun contributo.
Col senno di poi Ferrando modificherebbe l’allestimento di piazzale Kennedy che è quello che ha sofferto di più? «Le vecchie navi trovate durante gli scavi ci hanno fatto ottenere la disponibilità dell’intera area il 18 aprile e abbiamo inaugurato il 23. Abbiamo fatto un miracolo. Le cose si possono sicuramente migliorare, si possono fare valutazioni su quale piante tenere più vicino al mare e quelle da non tenere vicino al mare, ma è chiaro che dalle esperienze è importante imparare. Certamente ci saranno dei correttivi , quando si parla di prima edizione, su quello che ci si accorge non essere stato propriamente adeguato, o quantomeno che poteva essere adeguato in modo migliore rispetto a quanto è stato fatto. In perfetta buona fede e con tutto l’amore per questa manifestazione che ci hanno messo la società Euroflora e tutte le istituzioni».
Anche per il presidente della Regione Liguria Marco Bucci la manifestazione si può archiviare come un successo: «Non solo per il numero di visitatori, ma per quello che è stato fatto vedere e per il Waterfront di Levante e il nuovo parco della Foce. È il lavoro di almeno sette anni e mezzo». Anche lui è solleticato dal rendere la kermesse biennale: «Il Comune deve giocare la sua parte: se vincerà Pietro Piciocchi, Euroflora tornerà nel 2027. Se vincono gli altri, non so se danno valore a quest’area perché finora ne hanno sempre parlato male».
Piciocchi lancia anche l’idea di rendere Genova «un centro di competenza per la manutenzione del verde sfruttando la tanta innovazione nel settore».
Luca Lombardi, assessore regionale al Turismo commenta: «Euroflora è stata estremamente attrattiva, negli ultimi due ponti abbiamo superato il 93 e il 95 per cento di di occupazione delle camere quindi vuol dire che l’insieme di eventi hanno aiutato, oltre al clima ovviamente, l’incoming delle persone in Liguria».
Più di 150 gli eventi, 154 i giardini per oltre 400 espositori, 85.000 metri quadrati espositivi, oltre quattro chilometri di percorso e 254 concorsi.
Il sondaggio su Euroflora
Un sondaggio commissionato dalle Camere di Commercio della Liguria insieme alla Regione, effettuato su un campione di 1.339 persone e illustrato da Luca Sabatini, data scientist della Regione Liguria, testimonia che il pubblico si conferma maturo, ma che i giovani hanno apprezzato maggiormente la manifestazione.
L’età media è di 49,7 anni. Il 37,6% dei partecipanti proviene da fuori regione (principalmente Lombardia, Piemonte e Toscana) e il 45,4% di visitatori erano alla loro prima partecipazione. Dal Comune di Genova o dall’area metropolitana proviene il 48,1% del campione, il 13,6% dalle altre province liguri. Solo lo 0,7% dall’estero.
Gli elementi maggiormente apprezzati sono risultati essere gli allestimenti floreali, che da soli hanno raccolto il consenso del 43,6% degli intervistati, seguiti dalla suggestiva location (19,7%) e da un’apprezzabile organizzazione logistica e operativa (7,1%). Tuttavia, il report mette in luce anche alcune criticità che meritano attenzione in vista delle prossime edizioni: i visitatori hanno espresso insoddisfazione principalmente per il prezzo del biglietto (17,2%), l’affollamento nei padiglioni e lungo i percorsi (15,2%) e una segnaletica interna non sempre chiara ed efficace (12%).
Ferrando commenta sul prezzo: «Era 23 euro nel 2022 e 25 euro nel 2025, ma siamo passati da 35 mila metri quadri espositivi a 85 mila metri quadri, il che significa costi molto elevati e voi sapete che noi non possiamo chiedere un euro agli espositori, ma anzi gli espositori sono un costo, e paradossalmente più espositori ci sono e più sono i nostri costi, quindi il prezzo del biglietto è contenuto, meno di così diventerebbe antieconomico».
Le valutazioni complessive degli intervistati esprimono un buon livello di soddisfazione. Su una scala da 1 a 5, i contenuti dell’evento hanno ottenuto una media di 3,8, la location ha registrato un 4,2, mentre i servizi offerti (accoglienza, infopoint, ristorazione, ecc.) hanno raggiunto 4,3, il punteggio più elevato tra i tre ambiti. Il voto medio assegnato all’esperienza generale è 4,1 su 5, con una quota di soddisfatti (voti 4 o 5 su 5) pari al 79,3%. Inoltre, il 78,5% dei partecipanti si è detto disposto a raccomandare Euroflora, mentre l’86,5% ha dichiarato la volontà di partecipare anche a future edizioni.
I giovani sono i protagonisti di una nuova fruizione dell’evento. L’approfondimento generazionale rivela come la fascia più giovane abbia mostrato un interesse crescente verso l’evento, con una soddisfazione (88,4%) e una propensione a ritornare (88,9%) decisamente superiori alla media. Questo si accompagna a una forte disponibilità a promuovere l’evento attraverso canali digitali e social media, diventando così ambasciatori spontanei della manifestazione tra coetanei e follower.
Un dato significativo emerge analizzando il comportamento dei visitatori più soddisfatti: oltre il 90% di loro esprime un’intenzione concreta a tornare, a conferma di un legame positivo e di un valore esperienziale che va oltre la semplice visita. Degno di nota anche l’interesse verso le attività collaterali: il 10,9% del pubblico ha partecipato a eventi paralleli, rivelando un’attenzione crescente verso un’offerta culturale e formativa integrata.
Il giudizio degli espositori
Dal punto di vista degli espositori, le interviste rivelano una generale soddisfazione per il supporto organizzativo ricevuto e per la visibilità ottenuta, anche se permangono aree di miglioramento, in particolare per quanto riguarda il posizionamento all’interno degli spazi espositivi e l’affluenza nei padiglioni meno centrali. In ogni caso, la soddisfazione verso la manifestazione risulta buona (3,7) mentre è superiore quella percepita sulla propria partecipazione (4,1). Infine, l’intenzione a partecipare a future edizioni si mantiene alta (72,5%).