«Io non sponsorizzo Esselunga, ma per sospendere una Conferenza dei servizi devono esserci i presupposti legali perché, altrimenti, l’amministrazione si espone a ritardi e danni erariali. In questo momento non credo ci siano i presupposti. Sarebbe disonesto da parte mia illudere le persone che questa operazione possa essere bloccata». Così il vicesindaco reggente di Genova, Pietro Piciocchi, rispondendo all’istanza di sospensione della Conferenza dei servizi per l’insediamento di Esselunga a Sestri ponente, annunciata stamattina da Confcommercio. Lo riporta l’Agenzia Dire.
«Non parteggio per nessuno, se non per la città − prosegue il candidato primo cittadino per il centrodestra − ma non posso fare forzature e violare norme. C’è una Conferenza dei servizi, si sono espressi tutti gli enti in merito, tutti hanno dato il via libera: su che basi la sospendo? Non posso infrangere le regole, indipendentemente da quello che pensa Pietro Piciocchi perché, se avessi potuto evitarmi questo problema, me lo sarei anche evitato. Il mio obiettivo non deve essere tanto quello di entrare nelle procedure legali, nei ricorsi, perché ci sono degli organi deputati a farlo. Ma devo cercare di fare in modo che questo insediamento atterri nella maniera più equilibrata e ordinata possibile. È una grande sfida: se oggi, per molti è percepito come un problema, la politica deve trasformalo in opportunità».
Per questo, Piciocchi ricorda che «c‘è un’interlocuzione con Esselunga, al di fuori della Conferenza dei servizi, per ridurre la superficie no-food che rappresenta una preoccupazione per gli operatori commerciali della zona».
Il vicesindaco rimarca che «questo insediamento, nasce non tanto da una volontà del Comune, quanto da una sentenza del Consiglio di Stato che ha sancito il diritto di Esseunga a realizzare questo insediamento».
E assicura che il suo impegno sarà di far insediare il nuovo centro commerciale «nel modo più indolore possibile, integrandolo con il commercio del territorio, possibilmente anche trasformandolo in un’opportunità di incremento dei flussi sul territorio. Quel supermercato deve diventare parte di un centro integrato di via, chiamiamolo un centro commerciale a cielo aperto, con differenze di tipologie merceologiche che non vadano a creare delle sovrapposizioni».
Piciocchi aggiunge che «molto importante è anche il tema dei parcheggi pubblici e delle connessioni con via Sestri, perché l’obiettivo è che si possa parcheggiare nella zona in cui sorgerà Esselunga, in via Albareto, e con un sistema di connessione che gli uffici in questo momento stanno cercando di migliorare, si possa poi accedere al passeggio e agli acquisti in via Sestri».
Infine, rivendica che «da quando mi sono insediato ho aperto un dialogo molto forte con il Civ, con Esselunga e ho cercato di creare un rapporto tra le parti. Forse prima questo era mancato e quantomeno mi deve essere riconosciuto».