Dego è un Comune di circa 2000 abitanti della Val Bormida, situato alla confluenza tra Rio Grillero e la Bormida di Spigno, a una trentina di km da Savona. Il suo territorio collinoso, coperto di boschi di faggi, rovere e castagni, è molto bello e offre la possibilità di splendide escursioni. E Dego, qui volevamo arrivare, ha anche un’altra attrattiva: i subricchi, una sorta di focaccette. Che hanno ottenuto la De.Co., riconoscimento attribuito dai Comuni a prodotti e produzioni artigianali di pregio agro-alimentare locale, ritenuti una risorsa di valore identitario, culturale, storico, economico e turistico. C’è a Dego una sagra del subricco, ma nell’attesa di andarci e visitare il paese e i dintorni possiamo provare a farci in casa queste focaccette (o piccoli polpettoni, perché in sostanza sono impasti a base di patate che oggi più spesso si friggono in padella ma una volta venivano cotti in forno o su piastra).
Prendiamo pari pari la ricetta dal sito Vivi Dego , da cui abbiamo tratto anche la foto.
Ingredienti: mezzo kg di patate, 50 grammi di maizena, 1 uovo, sale, rosmarino, due cucciai di parmigiano grattugiato, olio extravergine d’oliva.
Procedimento. Lessate le patate con la buccia, fino a quando risulteranno abbastanza morbide, lasciatele raffreddare un attimo, poi eliminate la buccia e passatele nello schiacciapatate.
Aggiungete la maizena, l’uovo intero, il sale, il parmigiano, il rosmarino e amalgamate il tutto. Create delle polpette leggermente schiacciate. Volendo si possono farcire a piacere. Friggete i subricchi in abbondante olio extravergine. La cottura è abbastanza veloce, regolatevi facendoli colorire da tutte e due le parti, devono rimanere croccanti all’esterno!
Aggiungiamo che i subricchi hanno una forma piana arrotondata di pochi centimetri di diametro (stanno sul palmo di una mano). Cuociono venti minuti in forno o dieci nell’olio bollente in padella. Si possono farcire con un pezzetto o una fettina di formaggio o salume e il parmigiano può essere sostituito dal pecorino. Non sappiamo se si faccia in Val Bormida ma crediamo che il rosmarino, tritato, possa essere sostituito o accompagnato da altra erba o pianta aromatica a vostro gusto.
I subricchi oggi in genere si consumano con l’aperitivo o come antipasto. Caldi, ma sono buoni anche a temperatura ambiente. Non resta che scegliere il vino che li accompagni. E se provassimo un Lumassina o Mataossso della Provincia di Savona?
Placet experiri!