Il presidente della Regione Liguria Marco Bucci replica alla mozione dell’opposizione che chiede l’abolizione di Alisa, l’Agenzia ligure sanitaria, a margine di un incontro con il cluster portuale e annuncia una rivoluzione che riguarderà proprio l’Agenzia.
«Non ha nessun senso fare queste cose, invece bisogna far sì che in ogni regione ci sia un’agenzia di mezzo, l’agenzia zero, altrove la chiamano in un altro modo. Noi stiamo facendo una riorganizzazione completa dove ovviamente chiederemo alla nuova entità, quindi non so neanche se la chiamo Alisa o in altro modo, però sarà una nuova entità che si occuperà di statistica, di epidemiologia e soprattutto di proposizione strategica».
Bucci specifica che non sarà un’entità di controllo perché «il controllo e l’amministrazione verrà fatto esattamente dal dipartimento Sanità che abbiamo rinforzato come sapete con un nuovo direttore generale − Paolo Bordon − e con tante altre risorse che saranno spostate. Tutto questo lo stiamo facendo, però penso che sia più importante dare priorità alle liste d’attesa, su cui, come sapete, stiamo lavorando molto. Si vedono già i risultati, quindi sono ben contento di quello che stiamo facendo e quindi le cose stanno andando avanti bene».
Su fatto che alcuni medici siano stati denunciati per prescrizioni multiple per far prenotare più esami allo stesso paziente Bucci dichiara: «Quando ci sono azioni giudiziarie non le commento, dico soltanto che l’appropriatezza delle prescrizioni è un problema e quindi noi dobbiamo risolverla dando anche ai medici di medicina generale gli strumenti per poter garantire l’appropriatezza. Stiamo dando loro un software che analizza la ricetta e in funzione della diagnosi dice anche quali sono le prescrizioni corrette. Quindi questo software aiuterà anche i medici a far sì che sia tutto più corretto. Quando le cose saranno corrette sono certo che noi vedremo una significativa riduzione della domanda, mentre noi stiamo aumentando l’offerta. Il problema è riuscire ad avere un’offerta che è leggermente superiore alla domanda, in quel momento lì le liste d’attesa crolleranno».