Il consiglio di amministrazione di Leonardo ha approvato all’unanimità l”aggiornamento del Piano Industriale per il periodo 2025-2029.
Secondo il Piano l’evoluzione dei kpi finanziari prevede al 2029 (incluso l’upside da nuove iniziative) ordini a 26,2 mld € (vs 20,9 mld € nel 2024); ricavi a 24 mld € (vs 17,8 mld € nel 2024); ebita a 2,8 mld € (vs 1,5 mld € nel 2024); focf a 1,53 mld € (vs 0,83 mld € nel 2024). Nel periodo 2025-2029, ordini cumulati previsti a 118 mld € (cagr 2023-2029 +5,8%); ricavi cumulati a 106 mld € (cagr 2023-2029 +7%). Nel periodo prevista crescita dell’ebita con un cagr 2023-2029 del 13,1%; il focf con un cagr 2023-2029 del 15,2%.
Leonardo ha realizzato nel 2025 un utile netto di 1,159 miliardi di euro, in aumento del 63% sul 2023, che include una plusvalenza di 366 milioni legata alla valutazione a fair value di Telespazio. Il risultato netto ordinario è migliorato del 3,7% a 786 milioni di euro grazie al miglioramento dell’utile operativo. E’ quanto si legge in una nota del gruppo.
Confermati gli altri indicatori diffusi a febbraio in via preliminare: i ricavi sono saliti dell’11,1% a 17,8 miliardi, gli ordini sono cresciuti del 12,2% a 20,9 miliardi (per un book-to-bill di 1,2) e l’ebita e’ migliorato del 12,9% a 1,525 miliardi. Confermata anche la flessione dell’indebitamento netto (-22,7% a 1,795 miliardi di euro).
Alzata la guidance 2025 rispetto a quanto previsto nel piano presentato un anno fa: per l’esercizio in corso il gruppo stima 21 miliardi di euro di nuovi ordini (20,2 precedente), 18,6 miliardi di ricavi (17,7 miliardi), 1,66 miliardi di ebita (1,6 miliardi). Il free operating cash flow resta confermato a 870 milioni. L’indebitamento netto di gruppo a fine esercizio e’ previsto a circa 1,6 miliardi.
Forte spinta verrà data alla realizzazione delle tecnologie Multidominio-Interoperabilità abilitate dal digital continuum. Alleanze internazionali saranno elemento di accelerazione della competitività di Leonardo sui mercati internazionali (crescita inorganica) che si innesta sulle azioni di razionalizzazione del portafoglio prodotti, del piano di efficientamento, e di digitalizzazione (crescita organica) Importante campagna di reclutamento di risorse stem per sostenere lo sviluppo tecnologico e la competitività dell’azienda nel lungo periodo.
La strategia di allocazione del capitale è disciplinata a supporto della crescita e della remunerazione per gli azionisti. Viene proposto un dividendo a € 0,52 per azione nel 2025 (€ 0,28 nel 2024).
«Il Piano Industriale avviato 12 mesi fa – sottolinea Roberto Cingolani, ad e dg di Leonardo – sta consentendo a Leonardo di giocare un ruolo da protagonista nell’attuale scenario competitivo internazionale. La massiccia digitalizzazione e razionalizzazione di prodotti e servizi, le iniziative di efficienza e riduzione dei costi a livello di Gruppo hanno sbloccato il potenziale di crescita organica del business oltre ogni aspettativa, portando l’azienda a conseguire fin da subito una forte crescita nella top line, con un incremento sopra le attese di tutti i KPI. L’avvio delle alleanze e delle partnership internazionali intraprese negli ultimi mesi sono l’elemento che ci sta consentendo di accelerare il nostro sviluppo completando le nostre capacità industriali e tecnologiche. Questo tipo di crescita inorganica si sta dimostrando un elemento determinante di competitività a livello globale, anche alla luce della recente evoluzione del contesto geopolitico internazionale. Nessuno – Stato o azienda – è in grado di sviluppare da solo quelle tecnologie multidominio e interoperabili necessarie per garantire la sicurezza dei propri cittadini, preservando il diritto alla pace, una conquista della società oggi messa in discussione. Nei prossimi anni sarà sempre più determinante poter avere una capacità innovativa rilevante sia in termini di r&d, sia di produzione sia di persone per preservare lo sviluppo dell’azienda ma soprattutto della collettività».