Piaggio Aerospace è attualmente “finanziariamente instabile: pur generando vendite, i costi sono talmente elevati che l’azienda non riesce a generare la liquidità necessaria per mantenere le attività e a liberare liquidità per alimentare la crescita“. È quanto indicato da Baykar nel piano presentato ieri, 27 febbraio, al Mimit nel tavolo con i sindacati per la cessione dei complessi industriali di Piaggio Aerospace. Lo riporta Radiocor.
Il gruppo turco stima “in assenza di nuovi contratti commerciali” per il 2025 ricavi per 78 milioni e una perdita di 21 milioni di euro e per il 2026 ricavi per 100 milioni e una perdita di 24 milioni. Dal 2027 in poi, Baykar valuta che potrà riprendere un percorso di crescita dell’attività. In particolare, la previsione del piano è di “raggiungere entro due anni la stabilità finanziaria, ossia un flusso di cassa positivo e un miglioramento del risultato finale in termini di P&L”, questo sarà ottenuto attraverso due leve “aumento dei ricavi e risparmio e riduzione delle spese“.
Il controllo delle spese sarà raggiunto con le seguenti azioni: “spesa nelle Capex limitata nei primi 2 anni, per soddisfare le esigenze più urgenti; finanziamento dei budget Opex e Capex principalmente tramite iniezione di capitale; razionalizzazione della spesa a livello aziendale; mantenimento del livello della forza lavoro per il periodo iniziale di 2 anni; miglioramento dell’efficienza aziendale attraverso tecniche e tecnologie snelle, apprendimento interno ed esterno, formazione trasversale e riassegnazione ad altri reparti”, quando “ulteriori potenziali opportunità di risparmio si otterranno sfruttando strategie di approvvigionamento e sinergie a livello di Gruppo con volumi più elevati”.
L’incontro al Mimit su Piaggio Aerospace “è stato positivo perché finalmente abbiamo un soggetto industriale, che ha presentato un piano industriale ma va comunque ulteriormente approfondito”. Lo ha affermato Simone Marinelli, coordinatore nazionale Fiom-Cgil, ripreso da Radiocor dopo il tavolo al Mimit, specificando che “nel piano c’è una prospettiva di pareggio di bilancio nei prossimi cinque anni con la possibilità di iniziare ad aumentare l’occupazione a partire dal 2027“.
Il piano di Baykar, inoltre, ha indicato la Fiom-Cgil in una nota, “prevede investimenti capex per 40 milioni nei prossimi due anni, e ulteriori 40 milioni per sostenere il percorso di rilancio ed arrivare al pareggio di bilancio il prima possibile. L’amministratore delegato, oltre a presentare un piano che punta sul rilancio del P 180, prodotto di eccellenza, ha comunicato che Baykar ha intenzione di portare la produzione di droni unmanned (senza pilota) negli stabilimenti Piaggio oltre che incrementare sia il servizio clienti che un rafforzamento della business unit motori”.
Primo giudizio positivo, scrive Radiocor, anche da parte della Uilm. ″Baykar ha confermato di voler stabilire Piaggio Aerospace come hub per le vendite nell’aviazione commerciale e nuovo centro dei sistemi unmanned per acquisire quote del mercato globale – ha commentato Guglielmo Gambardella, segretario nazionale Uilm -. Abbiamo chiesto di poter avviare, quanto prima, un confronto di approfondimento sui primi 40 milioni (che potrebbero arrivare a 100) di investimenti dichiarati sui due stabilimenti liguri, su ricerca e sviluppo, su formazione, e livelli occupazionali futuri e le garanzie per il mantenimento dell’indotto a partire dalla Laer H”.
“Baykar ha chiesto che possa proseguire il sostegno del governo italiano per il rilancio di Piaggio Aerospace e l’azienda turca ha dichiarato che l’attuale organico potrebbe incrementarsi dalle attuali 680 unità a 742 nel 2029“. “In attesa dell’esito del Golden Power – ha detto il rappresentante Uilm -, al momento esprimiamo un primo giudizio positivo sulla progettualità di rilancio ma attendiamo, prima di esprimere un parere definitivo, di poter acquisire ulteriori elementi qualificanti del piano, negli incontri che si terranno a livello locale”.