Una delle novità 2025 è la nuova sala dei Palombari al Galata Museo del Mare, inaugurata proprio oggi, ma non sarà l’unica.
Presentata la programmazione 2025 del polo marittimo e migratorio di Genova: un viaggio tra memoria, mare e innovazione, che unisce Galata Museo del Mare, Lanterna e MEI – Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana.
La programmazione segna un passo avanti nella sinergia tra le tre istituzioni, presentando per la prima volta un piano congiunto che rafforza il legame tra le loro missioni culturali.
La sala dei Palombari al Galata Museo del Mare è realizzata con il supporto del corpo dei vigili del fuoco – sommozzatori ed è dedicata alla subacquea e alle esplorazioni sottomarine, Tra le mostre quella fotografica “Amerigo Vespucci – The Atlantic Crossing” di Carlo Mari (6-30 giugno) che anticipa la realizzazione della sala dedicata all’Amerigo Vespucci (autunno 2025) grazie alla donazione della “baleniera”, storica imbarcazione di servizio del celebre veliero della Marina Militare.
Sempre al Galata la sala Colombo e Porto di Genova entro luglio offrirà un nuovo sguardo sulle “grandi conquiste“, grazie anche alla nuova illuminazione delle opere di Giovanni Battista Grassi e, nel marzo 2025, l’annuale incontro dell’Executive Committee (Ec) dell’Icmm, riunendo a Genova e al Galata i direttori dei più importanti musei marittimi del mondo, grazie al ruolo dell’Associazione Promotori Musei del Mare all’interno dello stesso Ec. Infine, l’evento “Io sono Benvenuto“, in collaborazione con il Museo Egizio di Torino, che il 20 giugno esplorerà i temi dell’accoglienza e dell’integrazione culturale.
Il Museo dell’emigrazione italiana
Il Mei prosegue il suo percorso internazionale e didattico con accordi con il ministero dell’Istruzione e la partecipazione a Didacta 2025. Aderirà inoltre alla XXI settimana di azione contro il Razzismo (17-23 marzo), promossa da Unar – Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali a difesa delle differenze-presidenza del consiglio dei ministri – dipartimento per le pari opportunità, in collaborazione con Città Metropolitana di Genova e l’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano. Tra gli eventi più significativi: la conferenza “El filtrador – storia di Guillermo Stabile goleador senza confini” con cui il Turismo delle radici tornerà protagonista al Mei in collaborazione con Italea (1° marzo), il convegno “Emigrazione: dalla Liguria al mondo” (15 marzo), e la rassegna “Antifascismo, Emigrazione e Lunga Resistenza in Europa” (24 maggio), a testimonianza di una narrazione collettiva e popolare delle migrazioni italiane. Prosegue anche il ciclo di incontri “Mei Cisei”, con presentazioni di libri e studi sul fenomeno migratorio. Infine, per l’Anno dell’Ottocento, il Mei proporrà la conferenza “Volti e storie dell’emigrazione politica nel Risorgimento genovese e italiano” (6 maggio) con Raffaella Ponte e la visita guidata “Da Genova al mondo: l’emigrazione ottocentesca nelle collezioni del Mei” (21 ottobre) con Giorgia Barzetti.
Lanterna di Genova
La Lanterna di Genova, ora sotto la gestione diretta del Muma (dallo scorso 15 febbraio), inaugura un nuovo ciclo di valorizzazione con eventi dedicati alla sua storia e al suo ruolo simbolico per i migranti, consolidando il legame tra il faro più antico d’Italia (e il secondo più alto d’Europa) e l’emigrazione italiana.
Dopo aver ricevuto nel 2024 il titolo di “Faro dell’anno” dall’Iala – International Association of Marine Aids to Navigation and Lighthouse Authorities, la Lanterna di Genova avvia un nuovo percorso di valorizzazione. Nel 2025 ospiterà una serie di eventi e conferenze sulla sua storia e il suo legame con l’emigrazione italiana e appuntamenti dedicati alle famiglie. Nei mesi di marzo e aprile, due conferenze nell’ambito delle attività dedicate all’Ottocento. Il 22 marzo il tema è l’iconografia di Genova, analizzando il ruolo della Lanterna nell’immaginario collettivo e nella rappresentazione artistica della città nel corso dei secoli. Il 12 aprile il rapporto tra la Lanterna e l’emigrazione, raccontando come questo faro sia stato per generazioni di italiani l’ultimo simbolo della patria prima della partenza verso nuove terre.
La programmazione 2025 conferma l’impegno congiunto di Mu.MA e Fondazione MEI per trasformare il polo marittimo e migratorio in un punto di riferimento culturale e turistico per Genova, promuovendo un modello di rete e collaborazione con le principali istituzioni della città.
Mauro Iguera, presidente Muma, commenta: «Credo fermamente nel Mu.MA come polo culturale capace di raccontare il mare in tutte le sue dimensioni, storia, identità, esplorazione e migrazione. L’obiettivo è farne un punto di riferimento non solo per Genova, ma per un pubblico internazionale. Come presidente, mi impegno a creare connessioni virtuose tra istituzioni, network culturali e partner strategici. Le collaborazioni con Ellis Island, l’International Congress of Maritime Museum e compagnie come Msc — che presto venderà i biglietti del Galata a bordo delle sue navi — sono passi concreti per rafforzare l’attrattività del Muma e la sua rilevanza globale. Un sistema culturale che dialoga col mondo non solo si rafforza, ma diventa motore di sviluppo per il territorio».
Paolo Masini, presidente Fondazione Mei, aggiunge: «Le diverse iniziative e sinergie intraprese hanno permesso al Mei di assumere un ruolo centrale a livello internazionale nella narrazione dell’Emigrazione Italiana. Ora affrontiamo una nuova fase, rendendo ancora più sistematico l’approccio didattico, anche alla luce delle novità legislative sull’insegnamento della storia dell’emigrazione nelle scuole. Continueremo a valorizzare il ruolo dell’emigrazione nelle ricorrenze del 2025 e nelle iniziative in cantiere. La nostra Fondazione, insieme all’Istituzione Muma e alla Lanterna, rappresenta un unicum nazionale che intreccia emigrazione e navigazione, temi fondamentali e strettamente correlati».