“Le officine elettriche genovesi – Storia dell’evoluzione dell’elettricità a Genova” di di Tiziana Zito e Roberto Bobbio, pubblicato da Sagep, nasce dalla volontà di lasciare una traccia storica dello sviluppo della produzione e distribuzione dell’energia elettrica nella città di Genova.
A seguito di un bando, emesso dal Comune di Genova in vista delle Celebrazioni Colombiane del 1892 (non concretizzatosi per la grave crisi economica del 1894), la Aeg (Allgemeine Elektrizitäts-Gesellschaft di Emil Rathenau) costituì, nel 1895, la società Officine elettriche Genovesi (Oeg) e l’Unione Italiana Tramways Elettrici (Uite).
Nel 1985, il Comune di Genova mise a disposizione l’area per la costruzione della prima centrale termoelettrica a carbone di Genova (in via Canevari) per la produzione di energia elettrica (inizialmente in corrente continua) e stipulò una convenzione con la società Oeg per la distribuzione dell’energia elettrica prodotta e destinata all’alimentazione tramviaria, alla nascente industria genovese e alla trasformazione dell’illuminazione pubblica da gas ad elettrica.
Seguì poi la realizzazione della centrale termoelettrica di Genova Sampierdarena, la trasformazione della produzione di energia da corrente continua a corrente alternata e la realizzazione della centrale idroelettrica di Molare. Complessivamente, quindi, la capacità produttiva delle Oeg era da 10.000 cavalli a Genova Canevari, da 40.000 cavalli a Genova Sampierdarena e da 24.000 cavalli, con modalità idroelettrica, a Molare.
La stesura del libro è stata possibile grazie alla testimonianza di Italo Tealdi, classe 1924, ex dipendente Oeg ed Enel, recentemente scomparso alla soglia del suo centenario.
Grazie a questa preziosa memoria storica, i lettori possono scoprire non solo la storia della produzione e distribuzione dell’energia elettrica della città, ma anche aneddoti sullo svolgimento del lavoro, sulle tecniche costruttive, sul rapporto con i colleghi (tra cui un giovanissimo e divertente disegnatore, Gilberto Govi) e sull’evoluzione degli impianti.
Un libro consigliato a chi vuole scoprire un aspetto poco conosciuto della propria città, ma che fa parte della sua storia industriale e del suo sviluppo economico.