San Giorgio del Porto ha recentemente portato a termine il complesso intervento di demolizione e smaltimento delle “Ex Barche Porta n. 1, n. 3 e n. 4”, situate nell’area delle riparazioni navali del Porto di Genova. L’operazione, commissionata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, ha rappresentato un passo importante nella riqualificazione delle infrastrutture portuali e nella tutela ambientale.
Le unità, fuori uso da oltre vent’anni, presentavano condizioni diverse e sfide complesse: le Barche Porta n. 1 e n. 3 erano adagiate sul fondo del mare in posizione verticale, mentre la n. 4 risultava completamente affondata. Il progetto ha previsto la messa in sicurezza delle unità e il loro rigalleggiamento, seguito dal trasferimento all’interno di un bacino di carenaggio, dove è avvenuta la demolizione (qui il video dell’intervento).
San Giorgio del Porto è stata scelta come operatore idoneo per lo smaltimento delle tre unità, grazie a certificazioni di alto livello, tra cui la Iso 30000:2009 e l’iscrizione all’Elenco europeo dei. demolitori navali. L’intervento è stato realizzato in collaborazione con partner specializzati: Drafinsub srl ha curato le operazioni di messa in sicurezza e rigalleggiamento, mentre Nuova Malco srl ha gestito la demolizione, lo smaltimento e il recupero dei materiali.
Il trasferimento, pianificato in stretta collaborazione con l’Autorità marittima e i Servizi tecnico nautici, è stato realizzato con un focus sulla sicurezza delle operazioni. Parallelamente, è stata demolita anche un’altra unità galleggiante inutilizzata da anni all’interno del porto.
Le operazioni di demolizione sono state completate in 45 giorni, come previsto dal capitolato, utilizzando tecniche avanzate quali fonti termiche e cesoie; con i seguenti principali risultati:
• 4 mezzi navali demoliti
• 1.475 tonnellate di ferro e acciaio recuperate
• 970 tonnellate di cemento avviate al recupero
• Oltre 20.000 ore di lavoro
• 150 metri di banchina liberati e resi disponibili per nuove attività
• Zero incidenti o infortuni durante il progetto.
Il processo si è poi concluso con la cancellazione delle unità dal registro dei galleggianti minori della Capitaneria di Porto di Genova.