Le autorizzazioni ci sono tutte, ma mancano le risorse. È il motivo, secondo quanto riporta l’agenzia Dire, per cui il progetto del raddoppio della ferrovia “Pontremolese” tra Parma e La Spezia non riesce a procedere. Lo ha spiegato ieri il sottosegretario alle Infrastrutture Tullio Ferrante in risposta a un’interrogazione della deputata di Azione Giulia Pastorelli
L’opera è divisa in due lotti il primo dei quali, in territorio parmense, riguarda un tratto di circa otto chilometri tra Parma e Vicofertile. I costi sono però lievitati a 486 milioni per l’aumento prezzi derivante dal caro materiali, mentre il finanziamento ministeriale resta ancora fermo a 360 milioni. Ferrante però assicura: «Per quanto attiene alle risorse necessarie per coprire il fabbisogno emergente per la realizzazione dell’opera, queste saranno individuate in sede dei futuri aggiornamenti del Contratto di programma (parte investimenti Mit/Rfi) e sono funzionali all’avvio delle attività negoziali».
Sul fronte delle autorizzazioni, invece, il 18 marzo 2024 l’Emilia-Romagna ha emesso la delibera di intesa Stato-Regione circa l’approvazione del progetto definitivo a cui è seguita la sottoscrizione tra Comune di Parma, Regione e Rfi delle convenzioni attuative per la gestione delle opere compensative ai fini della chiusura dell’iter autorizzativo. A ottobre dell’anno scorso il progetto definitivo è stato approvato anche dal commissario straordinario.
Infine circa un anno fa, sottolinea Ferrante, «Rfi ha effettivamente avviato le attività di progettazione definitiva del successivo lotto Vicofertile-Fornovo di Taro”. Secondo Pastorelli però “le tempistiche riportate, pari a circa sei anni, non possano essere considerate soddisfacenti data l’importanza del progetto».