Daniela Gentile, amministratrice delegata di Ansaldo Nucleare, a margine dell’evento organizzato da Nicola Porro ‘La Ripartenza’ a Milano, è stata interrogata dai giornalisti sulla questione nucleare in Italia dopo le affermazioni dell’a.d. di Leonardo Cingolani su un accordo con Enel e Ansaldo Energia. Lo riporta Radiocor.
«L’Italia è pronta sul nucleare, nonostante si sia fermata sugli impianti ha continuato a operare all’estero sulla supply chain e con le università per ricerca e sviluppo. Certo, ha bisogno che ci sia un programma a medio termine che consenta a tutti di fare gli investimenti necessari per poter sviluppare le tecnologie e sviluppare la supply chain relativa a queste nuove tecnologie e prepararsi poi dal 2035 in poi a essere in grado di iniziare a costruire impianti anche sul territorio nazionale».
Per quanto riguarda la newco con Leonardo ed Enel ha spiegato: «Penso che a breve ne sapremo qualcosa. È importantissima una comunicazione trasparente nei confronti dell’opinione pubblica, in maniera non ideologica. Credo che con ciò che è accaduto negli ultimi 5 anni, dopo la crisi ucraina, si siano aperte delle discussioni anche su tavoli che fino a qualche anno fa potevano essere chiusi».
In effetti in Europa si è tornati a parlare di nucleare. In Italia «riteniamo che la versione ‘small’ sia la versione più appropriata per il nostro Paese che può tornare a guardare al nucleare sviluppato, con sistemi migliorati per quanto riguarda la sicurezza, di dimensione ridotta e quindi anche piu’ adatta al territorio dove questi impianti andranno installati».