Dicembre 2027: è questa la data, comunicata da Rfi alla Regione Liguria, per completare l’adeguamento del sistema di trazione elettrica della stazione ferroviaria di Ventimiglia. È in corso di realizzazione il progetto da 7 milioni di euro, di cui 4,5 a carico di Regione Liguria, che, di fatto, consentirà l’arrivo di tutti i convogli che compongono il servizio ferroviario regionale, compresi i treni Rock, Pop e Jazz, nella città di confine.
«Rfi ci ha comunicato come data di termine dei lavori dicembre 2027 – dichiara l’assessore regionale ai Trasporti Marco Scajola − L’obiettivo è quello di superare i limiti che, a oggi, ha ancora la stazione di Ventimiglia. Parliamo di una situazione che si sta portando avanti da troppi anni e che, al più presto, deve essere superata. Per questa ragione abbiamo fortemente sollecitato Rfi per un’accelerata ai lavori. In attesa di arrivare alla soluzione definitiva, che porterà a regime 8 binari, Rfi ne sta mettendo in pratica una seconda per il periodo transitorio da qui alla fine del 2027. Grazie a questa, dalla fine del 2024, stanno già arrivando a Ventimiglia alcuni treni Vivalto sul binario 1 ed entro giugno lo potranno fare tutti quelli a disposizione della flotta regionale coinvolgendo anche il binario 2. Questa seconda operazione ha un costo complessivo di 2,5 milioni di euro, interamente a carico di Rfi. Sulla stazione di Ventimiglia è quindi in corso un lavoro complessivo da 9,5 milioni di euro. Monitoreremo la situazione e abbiamo già richiesto aggiornamenti continui sullo stato dei lavori affinché questo intervento di straordinaria importanza sia realizzato nei tempi suddetti».
Nel dettaglio, per ciò che concerne l’intervento da 7 milioni di euro, verranno realizzate: una zona a tensione commutabile 1.500 volt -3.000 volt, che ricomprende il parco esterno, ovvero il fascio dedicato al ricevimento dei treni merci (mantenendo comunque il sezionamento longitudinale dei binari di stazione ad uso dei treni viaggiatori proposto originariamente da RFI) e una zona elettrica alimentata a 3000 volt in modo che complessivamente saranno disponibili per il ricevimento di materiali con alimentazione ‘italiana’ un totale di 8 binari.