Nelle scuole genovesi torna il progetto di prevenzione contro il melanoma “Il sole per amico”. Oggi il direttore di Dermatologia dell’E.O. Ospedali Galliera Cesare Massone ha dato il via agli incontri al Liceo statale Sandro Pertini, parlando ai ragazzi di prevenzione contro il melanoma e del concorso nazionale “Il Sole per amico”, promosso da Imi (Intergruppo Melanoma Italiano), in collaborazione con il ministero dell’Istruzione e del Merito.
«L’obiettivo del progetto − spiega lo specialista − è quello di far crescere l’attenzione dell’opinione pubblica sul rischio melanoma, diffondendo la cultura della prevenzione, soprattutto tra i più giovani».
Il melanoma è il più aggressivo tumore della pelle, la sua incidenza è più che raddoppiata negli ultimi 30 anni, in Italia sono oltre 100 mila le persone colpite e circa 16 mila i nuovi casi ogni anno. Importanti fattori di rischio sono l’esposizione ai raggi Uv del sole e delle fonti artificiali, oltre alle scottature prese durante l’infanzia.
È dunque fondamentale insegnare ai bambini fin dalla scuola elementare e ai ragazzi in età adolescenziale il modo giusto di prendere il sole. Il melanoma può essere contrastato grazie alla prevenzione primaria (basata sulla corretta esposizione al sole), e con quella secondaria (che consiste nell’autoesame della pelle per diagnosticare precocemente la malattia).
In Italia un bambino su 4 ha riportato almeno una scottatura solare nel corso della propria vita e in un caso su 10 si tratta di una scottatura recente. Grazie alle campagne di sensibilizzazione, rispetto al passato c’è maggiore consapevolezza sui danni del sole, l’85% dei bambini utilizza creme solari ad alto fattore di protezione, ma questi progressi lasciano ancora “scoperta” una quota consistente della popolazione – tra il 15 e il 20% – refrattaria a proteggersi con creme, magliette o cappellini.
Purtroppo le scottature prese nell’infanzia sono un fattore di rischio perché la pelle “memorizza” il danno ricevuto e può innescare il processo patologico anche a diversi anni di distanza. Apprendere da piccoli le regole che servono a esporsi con giudizio al sole e a difendere la pelle, significa ridurre il rischio di tumori cutanei per tutta la vita.