Anche Sunia, sindacato unitario degli inquilini privati e degli assegnatari di edilizia pubblica, fa sentire la propria voce sul tema degli affitti brevi, rimarcando la distanza dalle posizioni di Confedilizia e sostenendo che sia “in discussione il diritto alla casa, non la proprietà immobiliare”.
“A fronte di aumenti degli affitti, di difficoltà ad avere una casa popolare, di migliaia di appartamenti sfitti, di sfratti per morosità incolpevole la Confedilizia parla di attacco alla proprietà immobiliare difendendo a spada tratta gli affitti brevi, ma ciò è ridicolo”, dice il segretario Sunia Genova Bruno Manganaro ricordando che anche Confcommercio qualche giorno fa ha parlato di “un calo del 35% dei contratti standard a cui è giusto imporre controlli e limitazioni” per proteggere anche le famiglie e il diritto all’abitare oltre alla proprietà privata .
“Gli affitti brevi in una stagione di crisi abitativa rappresentano, magari oltre le loro colpe, l’interesse verso il profitto e il fastidio verso i bisogni di lavoratori e lavoratrici – dice Manganaro -. La ricerca di una casa in affitto è difficile, le graduatorie delle case popolari sono lunghe e mai esaurite e la rendita immobiliare e finanziaria non può essere l’unico interesse. Trovare una casa in affitto per lavoratori e lavoratrici è una strada tortuosa e molte volte irraggiungibile e per i giovani impossibile”.
“Inoltre è ormai evidente che Genova ha bisogno di industria, di porto e della manodopera necessaria con contratti di qualità e con abitazioni degne. Lo dimostrano comuni in Lombardia, in Emilia Romagna, in Veneto che si pongono l’obbiettivo di coniugare industria e il diritto alla casa cercando di contrastare l’immagine dell’Italia che galleggia come dice il rapporto del Censis. Bisogna costruire l’Agenzia della Casa pubblica a Genova per favorire l’incontro tra il diritto ad un contratto concordato e l’interesse della proprietà. Non farlo vuol dire aumentare il disagio e la rabbia abitativa oltre a non volere un futuro industriale di questa città fatto di qualità del lavoro e di salari, accettando di galleggiare”, conclude il segretario Sunia Genova.