Cna Fita Ncc auto chiede lo stop immediato al foglio di servizio elettronico e una riformulazione delle sanzioni in una logica di maggiore proporzione e invita a un confronto sul territorio i parlamentari e le istituzioni locali con una mobilitazione nazionale. Le imprese di noleggio con conducente (imprese ncc) oggi, 12 dicembre, potrebbero sospendere temporaneamente i servizi, mentre la sigla sindacale comunica che non prenderà parte ad altre manifestazioni di piazza programmate nella stessa giornata.
«Abbiamo manifestato in più occasioni una forte preoccupazione in merito al decreto interministeriale che introduce il foglio di servizio elettronico, tanto da giudicarlo irricevibile – spiega Giuliana Vatteroni, responsabile sindacale di Cna Fita La Spezia -. Non è solo una semplice traslazione tecnologica del foglio di servizio cartaceo, ma rappresenta un inspiegabile sovraccarico di adempimenti finalizzato solo al controllo dell’operatività delle imprese, non alla semplificazione e all’efficientamento del servizio. Il foglio di servizio elettronico, inoltre, non risolverà il problema dell’abusivismo, ma rischia di far chiudere centinaia di imprese artigiane».
Secondo il sindacato, il Decreto interministeriale n. 226/2024 prevedendo l’adozione del foglio di servizio elettronico complica il lavoro alle imprese anziché semplificare, incrementando gli adempimenti burocratici e trasformando un servizio efficiente in uno strumento di controllo ossessivo.
“L’impatto combinato del foglio di servizio elettronico e delle nuove sanzioni rappresenta un carico insostenibile mina la competitività delle imprese Ncc e favorisce l’abusivismo. Da oltre due anni Cna denuncia i ritardi nell’adeguamento dell’art. 85 del Codice della Strada: le nuove modifiche impongono sanzioni sproporzionate e penalizzano fortemente gli Ncc. Si chiede, inoltre, che le sanzioni accessorie vengano applicate solo dalla terza infrazione”.
«Il combinato disposto fra il foglio di servizio elettronico e il consistente carico di controlli e sanzioni irrogabili a motivo della violazione delle condizioni del titolo autorizzativo o delle regole del Codice, determina – prosegue Vatteroni – uno sproporzionato e irragionevole aggravio degli adempimenti amministrativi, contabili e gestionali in capo alle imprese artigiane prestatrici di servizi Ncc. Da questo deriva, in definitiva, una pericolosa compressione della libertà d’iniziativa economica e una frustrazione dei principi regolativi della concorrenzialità del mercato» conclude la responsabile sindacale di Cna Fita La Spezia.