Anche la Camera di Commercio Riviere di Liguria vuole dare il proprio contributo e il proprio sostegno all’iniziativa di sensibilizzazione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne evidenziando alcuni dati salienti per fare luce sul fenomeno violenza di genere nel proprio ambito geografico di competenza.
Dalle rilevazioni dati dei Centri Antiviolenza Liguri pubblicati nel 2023, risulta come le donne che si rivolgono ai Centri hanno un grado di istruzione medio alto, mentre per il 47% non ha un’occupazione e che oltre il 50% delle segnalazioni proviene da donne nella fascia d’età che va dai 30 ai 49 anni, con una prevalenza per chi ha tra i 40-49 anni. La nazionalità è per la maggioranza italiana, con una copertura del 76% del totale se si sommano oltre alle donne italiane (pari al 65%) quelle di altre nazionalità europee.
Dal punto di vista della relazione tra vittima ed autore della violenza, quest’ultimo, per il 49,4% dei casi registrati dai Centri liguri, è il coniuge o il convivente. Un altro dato significativo è il perdurare della situazione di violenza in cui le vittime si trovano: è la maggioranza a dichiarare un perdurare della condizione di violenza da più di 5 anni (35%), nonché a dichiarare che i figli sono stati testimoni delle violenze stesse.
Nel primo semestre 2024 nello spezzino sono state 73 le telefonate al numero di pubblica utilità 1522 messo a disposizione dal dipartimento per le Pari Opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri per sostenere e aiutare le vittime di violenza di genere e stalking: un dato che è pari al 70% del totale registrato nel 2023.
Dalla Camera di Commercio arriva un messaggio fondamentale: il lavoro può diventare un’arma potente contro la violenza. Spesso, l’assenza di autonomia economica impedisce alle donne di trovare il coraggio di allontanarsi da una situazione di violenza familiare. Una situazione che trova puntuale conferma nei dati statistici: il tasso di occupazione femminile è molto più basso di quello maschile (56,5% contro 76,0%, dato Italia anno 2023, Fonte Istat), nonostante le donne in Italia siano più istruite degli uomini: nel 2023, il 68,0% delle 25-64enni ha almeno un diploma o una qualifica (62,9% tra gli uomini) e coloro in possesso di un titolo terziario raggiungono il 24,9% (18,3% tra gli uomini). Anche a livello territoriale si registra lo stesso gap: in provincia della Spezia il tasso di occupazione femminile si attesta al 62,6% mentre quello maschile all’81,7%. Nonostante il vantaggio femminile nell’istruzione, questo non si traduce in un vantaggio lavorativo.
«Come Camera di Commercio – commenta Graziana Gianfranchi, consigliere camerale in rappresentanza del settore Servizi alle imprese e presidente della Consulta territoriale della Spezia – vogliamo testimoniare la nostra partecipazione al tema che, sempre più da vicino, riguarda tutti noi, considerando l’incremento di ogni tipo di violenza sulle donne. La giornata del 25 novembre è quindi una ricorrenza su cui anche noi vogliamo soffermarci: anche solo parlarne va bene, un piccolo seme contro l’indifferenza e una mano tesa verso chi ha bisogno di aiuto. Al 30 settembre 2024 l‘incidenza delle imprese femminili sul totale delle imprese attive è, in provincia della Spezia, pari al 26,4%. Un dato significativo, superiore a quello delle altre province liguri nonché al dato regionale, del nord ovest e nazionale. Nella nostra provincia le donne hanno acquisito ormai da anni un ruolo rilevante all’interno dell’imprenditoria e non più solo nei settori a più vocazione femminile, come commercio e agricoltura, ma anche nelle attività collegate ai settori della tecnologia e dei servizi specialistici».