L’amministrazione comunale conferma di aver ricevuto nelle ultime settimane due distinte offerte per l’acquisto dello stadio Luigi Ferraris: la prima datata 4 ottobre presentata da Cds holding, la seconda datata 15 ottobre formalizzata dal Genoa Cfc.
“Entrambe le proposte − si legge nella nota di Palazzo Tursi − sono inclusive e prevedono la possibile partecipazione delle due società di calcio che già oggi utilizzano lo stadio nella newco che verrebbe formata per portare avanti l’operazione”.
Secondo l’amministrazione comunale si tratta di “segnali importanti nell’ottica di una totale riqualificazione dell’impianto, per renderlo a norma e competitivo ad ospitare competizioni internazionali. Era fondamentale avere una base dalla quale partire anche per avere la possibilità di essere tra le città sede degli Europei di calcio 2032, impegno sul quale il sindaco sta lavorando alacremente insieme al governo e obiettivo che si continuerà a perseguire con ancora più garanzie di riuscita per regalare a Genova una straordinaria vetrina”.
Tuttavia, per quanto riguarda la newco, secondo un’indiscrezione pubblicata dall’Ansa, il presidente e il ceo di Genova Stadium, Francesco De Gennaro e Andrea Cardinaletti, si sarebbero dimessi dagli incarichi nella società paritaria da poco costituita da Genoa e Sampdoria per acquistare e ristrutturare lo stadio Ferraris dopo che solo il Genoa ha presentato una proposta spontanea di acquisto dello stadio genovese. All’ultimo da parte della Sampdoria sarebbe stata avanzata la richiesta di un aumento di capitale della società per un totale di 10 milioni di euro. A quel punto il Genoa ha deciso di proseguire da solo per rimanere nei termini previsti presentando così l’offerta. Proposta che non chiude la porta a un’eventuale partecipazione della Sampdoria come sottolineato da fonti interne al club rossoblù.