Con il superbonus 110% in Liguria hanno beneficiato delle agevolazioni 8.336 edifici, pari al 3,2% del totale delle abitazioni, con un onere a carico dello Stato di 2,487 miliardi di euro. L’onere medio (detrazioni maturate per lavori conclusi) per ogni immobile residenziale ligure supera di 50mila euro quello nazionale: ogni intervento è costato allo Stato in media 298.314 euro contro i 247.819 euro di media nazionale, collocandoci al terzo posto dopo Valle d’Aosta e Basilicata.
A livello nazionale, dall’introduzione del superbonus al 31 agosto 2024, gli oneri complessivi a carico dello Stato sfiorano i 123 miliardi di euro a fronte di poco meno di 500mila immobili che, dal luglio 2020, hanno beneficiato di tale provvedimento. A dirlo è l’Ufficio studi della Cgia che, considerando che in Italia gli edifici residenziali sono circa 12,2 milioni, stima che il superbonus abbia interessato solo il 4% del totale degli immobili ad uso abitativo presenti nel Paese.
«In linea generale – ha commentato la Cgia –, con il cosiddetto 110% lo Stato ha speso una cifra spaventosa, migliorando l’efficienza energetica di una quota infinitesima di edifici presenti nel Paese. Ma, stando alle prime indiscrezioni, sembrerebbe aver favorito maggiormente i proprietari di immobili con una buona/elevata capacità di reddito, anziché rivolgersi in via prioritaria alle famiglie meno abbienti che, in linea di massima, presentano una probabilità maggiore di risiedere in abitazioni in cattivo stato di conservazione e con un livello di efficienza energetica molto basso”.
Dall’analisi della Cgia emerge che livello regionale è il Veneto ad aver registrato il ricorso più numeroso al 110%. Con 59.652 asseverazioni depositate, l’incidenza percentuale di queste ultime sul numero degli edifici residenziali esistenti è stata pari al 5,6%. Seguono l’Emilia Romagna con 44.438 asseverazioni e un’incidenza del 5,4%, il Trentino Alto Adige con 11.342 interventi e sempre con un tasso del 5,4%. In fondo alla classifica la Calabria, con il 2,6%, e la Sicilia, solo il 2,2%.
Come detto, a livello nazionale l’onere medio per edificio residenziale a carico dello Stato è stato di 247.819 euro. Il picco massimo è in Valle d’Aosta con 401.040 euro per immobile: seguono la Basilicata con 299.963 euro, la Liguria con 298.314 euro, la Lombardia con 296.107 euro e la Campania con 294.679 euro. Chiudono la graduatoria il Veneto con un costo medio per intervento di 194.913 euro per edificio, la Sardegna con 187.440 e, infine, la Toscana con 182.919 euro.