I lavoratori di Techinsub, azienda genovese del settore della subacquea, sono scesi nuovamente in piazza per il terzo giorno consecutivo di sciopero. L’ultima trattativa di vendita con una realtà del Sud Est asiatico è saltata e l’azienda rischia la chiusura: la proprietà ha annunciato la chiusura a fine anno del sito produttivo di Genova se non si trova un acquirente.
I rappresentanti dei lavoratori e dei sindacati dopo il corteo per le vie del centro hanno incontrato il sindaco, l’assessore al Lavoro e Sviluppo economico del Comune di Genova e il presidente del Municipio IV Media Val Bisagno.
«Chiederemo un incontro con il management della proprietà attuale e poi faremo una ricognizione con le aziende potenzialmente interessate all’acquisizione di un’azienda che è in salute, ha commesse e un know how di eccellenza. Come Comune di Genova, in modo imparziale, faremo questi due passaggi perché l’obiettivo è mantenere una storica eccellenza industriale del territorio, salvaguardare i livelli occupazionali di un presidio produttivo strategico per la Val Bisagno, che, con gli investimenti infrastrutturali e sui trasporti in programma per i prossimi anni, ha enormi potenzialità – ha dichiarato il sindaco Marco Bucci – Alla prossima visita del ministro Urso a Genova illustreremo la situazione di un’azienda simbolo del made in Italy il cui valore industriale non vogliamo vada disperso».
Tra due settimane ci sarà un aggiornamento tra amministrazione comunale e rappresentanze sindacali.