Oggi è tornata al mare la Caretta caretta Pangea recuperata a inizio luglio e trasferita all’Acquario di Genova per accertamenti sul suo stato di salute.
La tartaruga era stata individuata da un’imbarcazione di Drafinsub nei pressi di punta Vagno, in prossimità dell’accesso al Porto: manifestava difficoltà a immergersi ed era a rischio collisione con le imbarcazioni da diporto che transitavano in zona.
Lo staff acquariologico e medico veterinario dell’Acquario di Genova ha eseguito i controlli e gli esami diagnostici necessari, riscontrando un problema all’apparato urinario e un’infezione in corso. L’esemplare è stato sottoposto alle cure del caso alle quali ha risposto positivamente e in tempi rapidi.
La tartaruga, di circa 33 kg di peso, 65 cm di lunghezza e 62 cm di larghezza, è stata rilasciata al largo delle acque genovesi grazie alla collaborazione con la guardia costiera di Genova che ha messo a disposizione un’imbarcazione.
L’Acquario di Genova interviene sulle tartarughe marine in difficoltà dal 1994 e dal 2009 è referente istituzionale per la Regione Liguria per l’ospedalizzazione delle Caretta caretta (accordo Stato-Regioni), svolta in collaborazione con i carabinieri servizio Cites. Nel 2017, ha ricevuto, insieme all’Acquario di Livorno, anch’esso gestito da Costa Edutainment, il riconoscimento nazionale come centro di recupero e lunga degenza delle tartarughe marine dal ministero della transizione ecologica.
Il rilascio di Pangea offre l’occasione di ricordare che chiunque avvisti un esemplare in stato di difficoltà deve allertare immediatamente la guardia costiera chiamando il numero 1530. Sarà la guardia costiera che, consultandosi con gli esperti dell’Acquario di Genova, valuterà l’effettiva necessità di intervento e darà indicazioni in merito. Per nessun motivo gli esemplari di tartaruga rinvenuti in mare possono essere catturati e issati a bordo di imbarcazioni private.
L’attività di pronto soccorso tartarughe dell’Acquario di Genova è svolta in accordo con i Carabinieri Servizio Cites, che coordinano a livello nazionale l’applicazione della Convenzione di Washington che tutela questi animali, e in collaborazione con la Guardia Costiera, nell’ambito delle attività previste dal Protocollo d’intesa vigente tra la Direzione Marittima della Liguria e l’Acquario che ha l’obiettivo di definire e gestire i principi di intervento in caso di segnalazione, avvistamento o ritrovamento di esemplari di fauna marina feriti o in difficoltà, oltre che nel comune intento di rilanciare, in ogni favorevole occasione, un messaggio di massima sensibilità ambientale per stimolare l’utente del mare ad un radicale cambiamento culturale proteso al massimo rispetto dell’ambiente marino.