Sono partite in rialzo le Borse europee nell’attesa discorso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, al simposio dei banchieri centrali a Jackson Hole. Gli investitori considerano probabile una riduzione del costo del denaro nella riunione della Fed in settembre. Milano segna +0,36%, Londra +0,2%, Francoforte +0,25%, Parigi +0,27%. Spread Btp/Bund sui 140 punti (variazione +0,34%, rendimento Btp 10 anni +3,61% rendimento Bund 10 anni +2,20%). Intanto la Borsa di Tokio ha apprezzato le dichiarazioni del governatore della BoJ Kazuo Ueda che la banca centrale continuerà a puntare a ulteriori aumenti dei tassi di interesse se l’economia e l’inflazione cresceranno in linea con le sue proiezioni. L’indice azionario Nikkei è salito dello 0,4%, il Topix ha guadagnato lo 0,50%.
A Piazza Affari alle 9 Stellantis (+1,18%) guida il Ftse Mib nonostante che il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al Meeting di Rimini abbia annunciato che il governo sposterà altrove i fondi del Pnrr destinati alla gigafactory di Termoli se non avrà’ risposte a breve da parte della società. In testa al listino anche Eni (+0,92%), che alla vigilia ha annunciato il closing della vendita della controllata Nigerian Agip Oil Company (Naoc) alla società’ energetica nigeriana Oando, Saipem (+0,97%), Intesa Sanpaolo (+0,83%). In coda St (-0,22%).
Sul mercato valutario, l’euro scambia con il dollaro a 1,1123 (da 1,1108 ieri in chiusura). Sale lo yen che incrocia la moneta unica a 161,896 (da 162,25) e il dollaro a 145,525 (da 146,06).
Poco mosso il prezzo del petrolio, dopo il rimbalzo della vigilia, il Wti ottobre + a 73 dollari (-0,01%), il Brent di pari scadenza a 77,2 dollari (+0,01%). In moderato aumento il prezzo del gas ad Amsterdam, a 36,7 euro al MWh (+0,3%). Torna a salire il prezzo dell’oro, con il contratto spot a 2.492 dollari l’oncia (+0,22%).