Ieri, 21 luglio, alle 5 del mattino alcuni sorveglianti di turno sulla spiaggia di Alassio, presso i Bagni Londra, hanno assistito alla deposizione delle uova da parte di un’esemplare di Caretta caretta.
Una volta allertata la guardia costiera, che ha sua volta chiamato gli esperti del Gruppo Ligure Tartarughe marine (Glit), è stata avviata la procedura con la delimitazione dell’area intorno al nido.
Il Glit – ne fanno parte Acquario di Genova, coordinatore, Arpal, Università di Genova e Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta – ha avvisato l’associazione Delfini del Ponente Aps, operante sul territorio e già attiva sui nidi di Laigueglia e Arma di Taggia, che si è recata sul posto per iniziare la raccolta dati, esaminare foto e video e procedere alla ricerca del nido assieme alla Guardia Costiera, secondo le indicazioni degli esperti. Una volta giunti sul luogo, gli esperti del Glit hanno posizionato il data logger, raccolto campioni di sedimento, dato indicazioni su come proteggere il nido e incontrato l’amministrazione comunale per attuare il protocollo di protezione in attesa della schiusa.
«L’individuazione di questo nuovo nido sulle coste della Liguria ci dà ulteriore conferma che le tartarughe si stiano spingendo a Nord per cercare nuovi siti di nidificazione – dichiarano gli esperti del Glit – la deposizione delle uova è durata un’ora e mezza ed è avvenuta alle prime luci dell’alba. Potrebbe forse trattarsi di una seconda deposizione da parte della madre. È possibile infatti che le tartarughe, dopo la prima deposizione, possano tornare nei giorni successivi per una seconda nidificazione».
Il Glit coordinerà le attività tecnico-scientifiche da svolgere sul territorio coinvolgendo il Comune, i gestori dei bagni e Delfini del Ponente. Dal 40° al 45° giorno verrà effettuato il presidio pre-schiusa con sopralluoghi, preparazione del corridoio fino alla battigia e gestione delle luci. Nella fase di emersione − solitamente nelle ore notturne − i volontari autorizzati sorveglieranno il percorso, misurando e contando le tartarughe. Il Glit definisce la data di apertura del nido e coordina il prelievo dei dati utili a scopo tecnico-scientifico.
Continua il monitoraggio sui due nidi di Arma di Taggia e Laigueglia che stanno entrambi procedendo regolarmente.
In parallelo, prosegue anche l’opera di divulgazione e informazione di cittadini e turisti attraverso un calendario di appuntamenti.
Oggi ad Arma di Taggia si svolgerà una serata per informare sulla biologia delle tartarughe marine della specie Caretta caretta, raccontare come si è svolto l’evento di nidificazione sulla spiaggia del Piccolo Lido e condividere le procedure di gestione di questi eventi, con particolare riferimento a quello che ogni cittadino può fare per contribuire al buon andamento di un nido.
L’appuntamento, realizzato con il Comune di Arma di Taggia e i biologi dell’Associazione Delfini del Ponente APS, si terrà alle ore 21:30 presso piazza Tiziano Chierotti, è a partecipazione libera e avrà una durata di 1h30.
Inoltre, nell’infopoint allestito presso lo stabilimento Piccolo Lido, i divulgatori ambientali della stessa associazione sono disponibili in alcune giornate per fornire a chi è interessato tutte le informazioni sulla specie, sul nido e sul vademecum dei corretti comportamenti da seguire in caso di nidificazione. L’attività di sensibilizzazione è prevista oggi in orario 16-18 e domenica 28 pomeriggio.
A Laigueglia questa attività di sensibilizzazione da parte dei biologi sarà sulla passeggiata in corrispondenza del nido oggi tra le ore 16 e 19 e il 25 luglio in orario 8.30-9.30.
Il Vademecum preparato dal Glit nel dettaglio
In caso di avvistamento delle tracce di tartaruga sulla spiaggia, di ritrovamento di un esemplare di tartaruga appena nato o di un nido, ecco la procedura individuata dagli esperti per un’ottimale gestione dell’evento.
§ Chiamare il “Numero Blu” 1530 della Guardia Costiera (chiamata gratuita disponibile h24) per segnalare la scoperta di un nido o il ritrovamento degli esemplari
§ Fotografare o riprendere il sito, le tracce e, se c’è, la tartaruga, senza flash e mai frontalmente, in silenzio per non spaventarla ed interrompere la nidificazione. Non toccare per alcun motivo, né la tartaruga adulta, né i piccoli.
§ Avvisare il proprietario o concessionario dell’area.
§ Individuare il perimetro dello scavo, delimitare provvisoriamente un’area di sicurezza idonea di almeno 3 mt (senza infilare bastoni o altro nella sabbia per non danneggiare le uova) ed aspettare le indicazioni date da personale qualificato per ulteriori azioni.
§ Non pulire la zona con alcun mezzo, per non cancellare le tracce.