Paolo Signorini, ex presidente dell’Autorità portuale di Genova ed ex amministratore delegato di Iren dovrà restare ancora in carcere.
Il tribunale del Riesame ha rigettato l’istanza presentata dagli avvocati Enrico e Mario Scopesi perché le soluzioni individuate per i domiciliari – un’abitazione a Genova messa a disposizione da una parente oppure ad Aosta dal fratello – non sono apparse ai giudici sufficientemente tranquillizzanti circa il rischio di inquinamento probatorio. Lo scrive l’agenzia Ansa.