Seduta in rialzo per le Borse europee, l’incertezza sull’esito del voto in Francia non ha turbato i mercati, e lo stacco cedole di otto big (Acea, Hera, Terna, Snam, Leonardo, Stm, Poste Italiane, Pirelli) non ha frenato Milano che anzi ha terminato le contrattazioni in testa ai listini europei. Milano segna +1,58%, Madrid -1,27%, Londra +0,53%, Parigi +1,03%, Francoforte +0,89%.
Spread Btp/Bund sui 149 punti (variazione -1,23%, rendimento Btp 10 anni +3,92%, rendimento Bund 10 anni +2,42%).
Piazza Affari è stata sostenuta dalle banche banche, in linea con il settore europeo (sottoindice +1,85%). I primi quattro titoli del Ftse Mib sono tutti bancari: Bper Banca +4,99%, Mps +4,01%, Bca Pop Sondrio +3,98%, Unicredit +3,85%. In coda Hera (-0,61%). Fuori del listino principale boom di Fincantieri (+3,92%) che ha lanciato l’aumento di capitale fino a 500 milioni di euro tra azioni (400 milioni) e warrant (100) finalizzato all’acquisto di Uas (Underwater Armament Systems; ex Wass) da Leonardo. Le azioni saranno offerte in rapporto di 9 ogni 10 titoli Fincantieri detenuti.
Sale il prezzo del petrolio, con il Brent agosto a 85,01 dollari al barile e il Wti di pari scadenza a 81,50 dollari. Poco mosso (+0,1%) a 34,1 euro al megawattora il gas sulla piattaforma di Amsterdam.