Le sconfitte di Macron in Francia con la proclamazione di elezioni anticipate, e di Scholz in Germania, e l’affermazione delle destre nei due paesi cardine dell’Unione europea hanno destabilizzato i mercati finanziari, in particolare le banche che soffrono le fasi di incertezza. Milano segna -0,34%, Londra -0,20, Parigi -1,35%, Francoforte -0,34%.
Spread Btp/Bund sui 137 punti (variazione +3,62%, rendimento Btp 10 anni +4,02%, rendimento Bund 10 anni +2,65%).
A Piazza Affari come in genere nei momenti di incertezza sono andate bene le utility, considerate beni rifugio: Hera (+1,36) guida il listino principale, Italgas guadagna lo 0,85%, Eni + 0,83%), Italgas + 0,85%. Positiva Iveco (+1,31%) con le voci per cui Leonardo (+0,95%) è interessata alla sua divisione difesa. In coda Telecom (-2,58%) nell’attesa dell’offerta per Sparkle.
L’euro perde terreno rispetto al dollaro, altro bene rifugio, e scambia a 1,0742 (da 1,0898) e anche contro lo yen a 168,60 (169,52). Il cross tra dollaro e lyen è a 156,96.
In rialzo il gas sui 34,4 euro al MWh (+4%) e il petrolio: il Wti di luglio passa di mano a 76,6 dollari al barile (+1,4%), il Brent di agosto a 80,7 dollari (+1,3 per cento).