La società Aqua ricorrerà in appello contro la sentenza del Tar della Liguria nel procedimento in cui è contrapposta al Comune di Lavagna che ha chiesto lo sgombero dell’impianto per maricoltura della società.
Aqua ritiene che il Tar non abbia tenuto conto della sostanziale differenza tra le concessioni balneari e quelle per maricoltura che non sono riconducibili ai servizi, ma alla produzione.
“Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – si legge in un comunicato della società – con una nota ufficiale del 30 aprile 2024 indirizzata alla nostra associazione di categoria, Api, ha chiarito definitivamente che al nostro settore non si applica la direttiva Bolkenstein e dunque la disciplina dei servizi. Dobbiamo far notare che nel giugno 2023 il Tar Liguria aveva accolto l’istanza di sospensiva di Aqua, ritenendo che la sanzione dello sgombero dell’impianto fosse del tutto eccessiva, mettendo a rischio la società e i posti di lavoro che rappresenta, e ritenendo congruo il suo semplice spostamento in altra area limitrofa, da individuarsi in accordo con l’amministrazione comunale. Aqua si è resa disponibile allo spostamento, individuando anche un’area consona, senza però ottenere alcun riscontro dal Comune per oltre un anno”.