Villa Zanelli a Savona ha ospitato la “Giornata della ristorazione” di Savona. Un evento promosso da Confcommercio Savona e Fipe-Confcommercio provinciale, che ha anticipato l’appuntamento di sabato 18 maggio, quando tutta Italia celebrerà l’importante ricorrenza con oltre 50 eventi organizzati sul territorio per sostenere, valorizzare e raccontare, ovviamente attraverso i piatti, la cultura della convivialità e della cucina italiana.
Nel savonese sono 165 i ristoratori che hanno aderito all’iniziativa e che sabato, insieme a 10mila colleghi in Italia e all’estero, presenteranno un piatto speciale, dedicato alla ricorrenza, e promuoveranno una raccolta fondi a favore di Caritas italiana per il finanziamento di tre mense sparse sul territorio nazionale per offrire ristoro e socialità a chi vive in condizioni di fragilità.
Confcommercio Savona e Fipe provinciale hanno deciso di giocare d’anticipo: ieri pomeriggio, 16 maggio, hanno aperto le porte di Villa Zanelli, accogliendo i ristoratori della provincia, sindaci e amministratori locali, le istituzioni e i cittadini con l’obiettivo di promuovere un settore che ha saputo superare la fase critica del Covid, è tornato a crescere, garantisce occupazione e un’offerta di qualità.
«Fipe Confcommercio da anni celebra la Giornata della ristorazione – spiega il presidente di Confcommercio Savona, Enrico Schiappapietra -. Quest’anno abbiamo pensato a un evento che unisce due eccellenze: la qualità dell’offerta dei ristoratori e Villa Zanelli, una realtà importante del territorio. L’iniziativa rientra nella serie eventi che andremo a promuovere per tutto il 2024, nel quale festeggiamo anche il 140° anniversario della fondazione Ascom, poi cresciuta e diventata Confcommercio Savona. La nostra provincia è altamente turistica nei fatti e nei numeri: il settore ristorazione produce il 30% del pil nel savonese, è un numero che va considerato e fa capire quante famiglie vivono grazie a questo lavoro, che non è più un’occupazione di ripiego, ma offre stabilità e carriere soddisfacenti».
«Oggi siamo di fronte a una sfida: il concetto di turismo sta cambiando, se fino a qualche tempo fa eravamo abituati a un turismo di destinazione, ora tra i fattori che condizionano le scelte c’è l’enogastronomia – dice Schiappapietra -. Questo filone va coltivato e promosso: il Savonese non avrà mai gli spazi di altre regioni, ma ha altre eccellenze come la ristorazione e l’enogastronomia. Il nostro obiettivo è un turismo di qualità. Stiamo lavorando anche a un progetto di lotta allo spreco alimentare. Attraverso Fipe, Confcommercio sta per lanciare il “Rimpiattino”: ossia l’abitudine a non sprecare il cibo che avanza nel piatto del ristorante. Può essere portato a casa e appunto rimpiattato. Questa abitudine non fa parte della cultura italiana, mentre all’estero è la norma, ma presto anche a Savona distribuiremo i kit per promuovere questa cultura, che è anche una forma di rispetto per chi fatica a riempire il piatto della famiglia».
Tra gli obiettivi della Giornata c’è anche offrire una nuova immagine dei locali, intesi quali vere e proprie “agenzie culturali” del territorio, dove rieducare l’uomo a vivere assieme.
È attorno alla tavola che si ritrovano le famiglie, che gli amici condividono pasti e momenti felici.
«Obiettivo di questa giornata è mettere in luce un settore che troppe volte è stato silenzioso – ha spiegato Carlomaria Balzola, presidente Fipe Confcommercio Savona – La scelta di Villa Zanelli non è quindi casuale, ma lo straordinario scenario che ci consente di iniziare a pensare alla ristorazione e all’enogastronomia come un prodotto turistico a tutti gli effetti. Molte volte si pensa al turismo ragionando solo sui posti letti, ma noi possiamo dare un’indicazione anche ragionando sui coperti dei ristoranti, sulle persone che frequentano i nostri locali. Tutti noi possiamo testimoniare come le persone si fermino per caso nel Savonese, ma, conoscendo a tavola i suoi prodotti, poi decidano di tornare. Noi vogliamo fare squadra ed è per questo che ai Comuni chiederemo con insistenza di valorizzare i prodotti DeCo: creano un valore aggiunto».
L’evento savonese è stato organizzato da Ente Fiera-Confcommercio, come ha spiegato la responsabile Laura Chiara: «Un momento molto importante per Ente Fiera che ha colto con entusiasmo l’incarico di coordinare un evento così di rilievo in una splendida location quale Villa Zanelli. È stata l’occasione per evidenziare uno dei settori più importanti tra le categorie del gruppo Confcommercio, quella di interagire tra Fipe e Confcommercio provinciale, un modo per unire il territorio e sottolineare la sua importanza, che nasce sempre da un lavoro di squadra tra pubblico e privato. Ente Fiera vuole quindi ricominciare da qui per promuovere il territorio, le sue aziende ed i suoi professionisti e far così nascere una sinergia con tutto il sistema che può giovare a tutti ed essere l’inizio di tante altre iniziative coordinate e specializzate. Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato attivamente a questa iniziativa, ai partner, ai relatori ed alle amministrazioni ed istituzioni presenti».
L’evento ha preso il via con le visite guidate a Villa Zanelli, quindi il programma è entrato nel vivo con la tavola rotonda sul valore dell’enogastronomia locale e la sensibilizzazione dello spreco alimentare, moderata dai giornalisti Luca Galtieri e Stefano Pezzini e che ha coinvolto tutto il mondo dell’enogastronomia e della ristorazione savonese: dai produttori ai ristoratori, passando per istituzioni ed esperti.
Il presidente Fipe Confcommercio Savona Carlomaria Balzola ha parlato del valore del turismo enogastronomico, il vicesindaco di Savona Elisa Di Padova del cibo inteso come cultura e di come Savona si prepara alla sfida dell’enogastronomia, in occasione della candidatura capitale della cultura 2027. La parola è passata all’assessore della Lombardia Elena Lucchini che portato l’esperienza lombarda, quale esempio di valorizzazione delle tipicità locali per ampliare l’offerta e la conoscenza del territorio.
A raccontare le eccellenze savonesi sono stati l’imprenditore Marco Luzzati di Cascine Praie, che ha parlato di enologia e recupero delle tipicità e valorizzazione creando eccellenze.
La famiglia Calcagno ha portato l’esperienza dell’azienda agricola, che dal 1984 è impegnata nella coltivazione del tipico basilico genovese Dop.
Lorena Germano, esperta conoscitrice del tartufo della Val Bormida, ha illustrato il percorso di valorizzare di un prodotto, il tartufo appunto, per rivalutare un’area a livello turistico.
Lo chef stellato Claudio Pasquarelli, che da anni nel suo ristorante “Da Claudio” trasforma le eccellenze locali in gustosi piatti, ha illustrato la rivisitazione del prodotto tipico per rimarcare il valore del territorio.
Premi
La “Giornata della ristorazione” savonese è stata anche l’occasione per conferire i premi a tre ristoratori savonesi quali ambasciatori dell’accoglienza:
- Franca Capra del Ristorante Mosè di Celle.
- Famiglia Bazzano del Ristorante Quintilio di Altare.
- Claudio Pasquarelli del Ristorante da Claudio di Bergeggi.