Giovanni Toti, il presidente della Regione Liguria, agli arresti domiciliari nella sua casa di Ameglia per presunti episodi di corruzione, non ha risposto alle domande del giudice Paola Faggioni avvalendosi della facoltà di non rispondere. Il governatore ligure era accompagnato dal suo avvocato Stefano Savi. L’interrogatorio di garanzia, iniziato verso le 14, è durato una mezz’ora.
Savi ha spiegato che «al momento stiamo leggendo tutte le carte» e ha annunciato che chiederà la revoca degli arresti domiciliari.
Secondo quanto riporta l’agenzia Dire, il legale ha spiegato che a questione delle dimissioni di Toti «è una decisione politica, che spetta a lui, ma che potrà prendere solo dopo essersi confrontato con le persone con cui ha lavorato fino a oggi e i partiti che lo sostengono. Nello stato in cui è ora tutto questo non si può fare. Adesso Toti ha voglia di difendersi e tornare una persona libera. Quindi, ora facciamo l’interrogatorio, che è un fatto processuale e può avere una sua rilevanza, poi chiediamo la modifica della misura e vedremo che cosa succederà. Se la gip rigettasse l’istanza, si andrà al Riesame».
Quanto allo stato d’animo di Toti, ha precisato Savi, «È chiaro che sono esperienze che lasciano il segno, umanamente si può capire. L’ho trovato bene, è molto impegnato nella volontà di difendersi, molto impegnato nella lettura di questo fascicolo perché è sua intenzione offrire una ricostruzione difensiva ai pubblici ministeri che dia spiegazione dei fatti che ci sono contestati».
L’avvocato ribadisce che «lui rivendica un’attività politica fatta alla luce del sole. A lui non è contestato di aver preso nulla per se stesso, tutto il finanziamento è stato ottenuto a norma di legge, è stato tracciato ed è rendicontato e non ci sono approfittamenti di carattere personale. Lui ritiene che il suo modo di fare politica abbia sempre perseguito finalità pubbliche e per il territorio, come il mandato che gli è stato affidato Certo, ammette Savi, «le metodologie usate potranno essere fonte di discussione. Ma qui sarà anche il caso di aprire un dibattito a livello nazionale su come si finanzia la politica perché ci sono strade che devono essere confrontate con la realtà. Con la coscienza a posto probabilmente Toti si riteneva in grado di dire qualsiasi cosa, anche qualcosa che letta a posteriori può apparire poco confacente».
Il legale di Toti, riferisce la Dire, anticipa anche qualche altro contenuto della strategia difensiva: «Gli incontri in barca con Spinelli li spiegheremo: ci sono le foto di Toti e di altri personaggi politici, le spiegheremo. Anche Spinelli è un uomo di ampie relazioni».
Savi solleva, poi, qualche dubbio sulle tempistiche dell’arresto: «Se c’è un’attività così pericolosa la si blocca subito, non si aspetta, scrivendo che la misura cautelare va applicata ora perché essendoci una nuova tornata elettorale, a cui peraltro Toti non partecipa in nessun modo, potrebbe reiterare il reato. Allora si fermava anche prima. Sono valutazioni che proporremo quando chiederemo la revoca della misura».
Ieri anche l’ex presidente dell’Autorità portuale di Genova e Savona e amministratore delegato sospeso di Iren, Paolo Emilio Signorini, in carcere da martedì con l’accusa di corruzione, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Sono previsti per sabato gli interrogatori di Matteo Cozzani, capo di gabinetto di Toti, agli arresti domiciliari, e dell’imprenditore portuale ed ex presidente di Genoa e Livorno, Aldo Spinelli, ai domiciliari.