Nel 2023 la Liguria ha raccolto 12.205 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee): il dato, in diminuzione del 2,6% rispetto all’anno precedente, è in linea con l’andamento nazionale (-3,1%) mantenendo la Liguria a metà classifica per volumi di raccolta complessivi.
È quanto emerge dal Rapporto regionale sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche realizzato dal Centro di Coordinamento Raee, l’organismo che sintetizza i risultati ufficiali conseguiti da tutti i sistemi collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta comunali e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione e della gestione dei rifiuti tecnologici in Italia.
La Liguria si conferma undicesima tra le regioni italiane per volumi di raccolta complessivi, tuttavia si riduce anche la raccolta pro capite (-2,5%) che si ferma a 8,09 kg per abitante, valore che rimane comunque ben al di sopra della media nazionale (5,92 kg/ab). Il dato non è però sufficiente per conservare il terzo posto nella classifica italiana, di conseguenza la Liguria scivola in quarta posizione.
Raccolta per raggruppamenti
Dall’analisi a livello di singoli raggruppamenti nei quali vengono suddivisi e raccolti i rifiuti tecnologici emerge che la riduzione della raccolta regionale è l’esito della contrazione a doppia cifra (-26,8%) di tv e monitor (R3) che replica, seppur in modo più contenuto, l’andamento emerso a livello nazionale (-32,9%) leggibile come calo fisiologico legata al termine del bonus tv nel 2021. Contribuisce in maniera molto più contenuta anche la flessione delle sorgenti luminose (R5) la cui raccolta perde il 2,7% e si ferma a 34 tonnellate.
Di segno opposto l’andamento dei restanti raggruppamenti: la miglior performance la registrano i piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4) con il +5,7% che si traduce in 2.336 tonnellate complessive e un dato pro capite di 1,55 kg/ab, maggiore del corrispettivo medio nazionale che si ferma a 1,30 kg/ab. Seguono freddo e clima (R1) che con il +0,5% si porta a 3.532 tonnellate e grandi bianchi (R2) che con il +0,2% raggiunge le 4.998 tonnellate. Anche in questo caso il dato pro capite del raggruppamento (3,31 kg/ab) è decisamente superiore rispetto al corrispettivo nazionale (2,07 kg/ab).
Raccolta per province
La contrazione dei volumi regionali si concentra in tre delle quattro province liguri: Genova, La Spezia e Imperia. Peggio fa la prima con il -3,4% per un totale di 6.645 tonnellate, segue La Spezia con il -2,7%, per un totale di 1.683 tonnellate, e Imperia che con il -2,2% scende a 2.027 tonnellate.
Nel complesso, cala la raccolta pro capite di tutte le province, ma i valori si mantengono tutti superiore alla media nazionale (5,92 kg/ab). La flessione più contenuta la registra Savona con il -0,1% e si attesta a 6,90 kg/ab. Imperia perde invece il 2,2% pari a 9,71 kg/ab, valore che conferma ancora una volta prima la provincia a livello regionale e sesta a livello nazionale. Questi risultati così positivi derivano dalle ottime performance di R1 e R2 che vengono raccolti in quantità superiori rispetto alla media nazionale. Ogni abitante della provincia raccoglie oltre un chilo di frigoriferi in più (+67,6%) rispetto al resto della media del Paese (1,71 kg/ab) e oltre due in più (+104,7%) di grandi bianchi rispetto alla media nazionale (2,07 kg/ab).
Anche la raccolta di La Spezia (-2,6%) registra una calo, ma la sua raccolta pro capite si attesta a 7,83 kg/ab. La contrazione più forte riguarda la provincia di Genova che con il -3,3% si ferma a 8,13 kg/ab, secondo valore più alto nel ranking regionale. La provincia si evidenzia anche per essere particolarmente efficace nella raccolta di grandi bianchi: ogni abitante raccoglie infatti circa 1,5 kg in più (+76,2%) rispetto alla media Italia (2,07 kg/ab).
Raccolta per tipologia di siti
L’analisi della raccolta regionale effettuata sulla base della rete infrastrutturale evidenza che oltre il 79% dei volumi complessivi viene ritirato presso i centri di raccolta comunali (CdR), mentre poco più del 20% presso i luoghi di raggruppamento della distribuzione (LdR), valore in linea con media italiana (21%). L’incidenza non è la stessa in tutte le province: se alla Spezia e a Savona i Raee vengono portati quasi esclusivamente nei CdR, nelle province di Genova e di Imperia i cittadini consegnano circa il 30% dei propri rifiuti elettronici ai retailer di elettronica di consumo.
«Nel 2023 la Liguria si conferma tra le regioni più virtuose nella raccolta dei Raee: il calo subìto è frutto della flessione fisiologica dei rifiuti elettronici del raggruppamento 3 e tutte le province presentano performance pro capite ben superiori alla media italiana – commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento Raee – I risultati ottenuti però non devono essere visti come un risultato di cui accontentarsi, ma come uno stimolo a fare sempre meglio per avvicinarsi ai target di raccolta definiti dall’Ue. Le province di La Spezia e di Savona, in particolare, mostrano un dato pro capite per il raggruppamento dei grandi bianchi che si ferma alla metà di quello registrato nella provincia di Imperia. È evidente che risulta necessario capire dove finiscono questi flussi e definire quali azioni mettere in campo per intercettarli. Il fatto, per esempio, che queste due province siano prive di luoghi di raggruppamento della distribuzione è un primo punto su cui riflettere e per valutare se e come agire per favorire l’incremento dei volumi avviati a riciclo».
«Nel 2023 la Liguria ha visto una flessione del 2,6% nella raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici rispetto alla media nazionale, confermandosi come una delle regioni più virtuose con una raccolta di 12.205 tonnellate di Raee e una media pro capite di 8,09 kg per abitante, ovvero superiore alla media nazionale di 5,92 kg/ab – dichiara Giacomo Giampedrone, assessore al ciclo delle acque e dei rifiuti della Regione Liguria – Regione Liguria ha dimostrato un impegno costante nella gestione dei Raee, rafforzato con l’approvazione dell’aggiornamento del Piano di Gestione dei Rifiuti e delle Bonifiche nel luglio 2022. Questo piano prevede azioni volte a migliorare la gestione dei rifiuti e a promuovere filiere locali per il recupero di materie prime. La Regione ha anche stanziato fondi per programmi di raccolta differenziata e aderito a progetti di cooperazione transfrontaliera, come il progetto Valor, che mira a sviluppare un modello innovativo di economia circolare per il recupero dei Raee utilizzando tecnologie all’avanguardia come l’intelligenza artificiale. Non solo azioni immediate, quindi, ma anche linee guida di sviluppo a lungo termine, che garantiranno una sempre migliore gestione dei rifiuti».