L’Anac boccia i lavori per la Diga di Genova individuando “sette profili critici, già contestati dall’Anticorruzione all’Autorità di sistema portuale del Mar ligure occidentale, che nei mesi scorsi aveva replicato. Lo riferisce Il Sole-24 Ore.
Secondo quanto scrive il quotidiano, le contestazioni riguardano la mancata procedura di gara; l’inserimento della diga tra le opere del Pnrr e quindi beneficiaria delle deroghe al codice dei contratti ex dl 77/21; rilievi legati alla concatenazione degli eventi nel corso delle procedure di affidamento; la nomina di un collegio di esperti e infine l’ipotesi di pantouflage e di “possibile conflitto di interessi dell’ingegner Marco Rettighieri, il quale era prima responsabile dell’attuazione del programma straordinario, tra cui è inserita anche la diga oggetto dell’appalto, e successivamente è divenuto presidente del consiglio di amministrazione di Webuild Italia spa, azienda facente parte del gruppo Webuild spa, mandatario del raggruppamento vincitore dell’appalto”.
Peraltro la stazione appaltante ha replicato respingendo il conflitto di interessi di Rettinghieri “atteso che le sue funzioni presso l’Autorità portuale erano da tempo cessate all’atto dell’avvio della gara”.
L’intervento di Anac sulla diga è il secondo in poche settimane su opere in Liguria. A inizio marzo erano arrivati i rilievi sulla realizzazione del biodigestore di Saliceti nello Spezzino.