La Borsa di Milano ha aggiornato i suoi massimi dal 2008 chiudendo la seduta in cauto rialzo, in una giornata positiva per il mercato azionario, rincuorato dai segnali di svolta nella politica monetaria globale. L’indice Ftse Mib ha terminato le contrattazioni in rialzo dello 0,1% a 34.327 punti. Il Ftse Mib sale a 34.327 punti, ritoccando i massimi dal 2008, trainato dagli acquisti sul risparmio gestito, con in testa Fineco (+1,9%) e Azimut (+1,5%). Hanno pesato sul listino Nexi (-4,9%), penalizzata dalla vendita della quota di Gic, e Tim (-4%) sotto pressione per l’aumentare delle posizioni ribassiste sul titolo.
Le altre Borse europee sono invece più marcatamente positive in chiusura. Londra +1,88%, Francoforte +0,91% e Parigi +0,22%. Il taglio dei tassi da parte della banca centrale svizzera e i progressi nella lotta all’inflazione segnalati da quella britannica hanno irrobustito un quadro già roseo, dopo la conferma, da parte della Fed, della previsione di tre tagli dei tassi nel 2024 e quella, da parte della Bce, di un primo probabile intervento a giugno.
Tra le materie prime, ancora giù il prezzo del petrolio, con il Brent sotto gli 86 dollari e il Wti attorno agli 81, dopo il calo inatteso delle scorte di greggio e benzina negli Usa.
Sul valutario, l’euro scivola sotto la soglia di 1,09 dollari.
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco ha termnato la giornata a 129 punti base (+0,23%). Il rendimento è a +3,67%.