Chiusura positiva delle Borse europee alla vigilia delle decisioni della Fed sulle strategie anti-inflazione: secondo gi analisti un taglio a giugno è improbabile, considerato l’aumento dei prezzi in febbraio, più alto del previsto. I mercati comunque non sono pessimisti e le banche si giovano di questa incertezza. Milano segna +0,95%, Londra +0,2%, Parigi +0,65%. Spread Btp/Bund sui 126 punti (variazione +1,82%, rendimento Btp 10 anni +3,69%, rendimento Bund 10 anni +2,43%).
A Piazza Affari bancari e petroliferi spingono il listino principale: Bper Banca, che chiude con un rialzo del 2,81%, grazie anche ai rating di S&P assegnati alla vigilia. Seguono Banco Bpm (2,41%), Banca Mediolanum (+2,24%), Unicredit (+2,11%), Intesa (1,46%) e Banca Popolare di Sondrio (+0,95%) all’indomani del suo esordio sul Ftse Mib. Eni che termina in rialzo del 2,39%, e Tenaris del +1,56%. In coda Stm (-2,98%) in una giornata negativa per il settore.
Euro/dollaro in calo a 1,086, mentre il cambio dello con il dollaro si attesta a 150,81 e con la divisa europea a 173,79, dopo le decisioni della Bank of Japan che ha messo fine alla politica dei tassi negativi e anni ha alzato i tassi:
In rialzo il prezzo del petrolio con il Brent in scadenza a maggio a 87,4 dollari (+0,6%) e il Wti aprile a 83,7 (+1,2%). Piatto il gas naturale scambiato ad Amsterdam a 28,8 euro al megawattora.