La Liguria è prima regione per riduzione pro capite di emissioni di gas serra: dal 1990 al 2021 valore è diminuito del 65%, arrivando a 6,1 tonnellate di CO2 equivalente prodotte da ogni abitante in un anno. La notizia è emersa durante la presentazione della nuova piattaforma Ciro (Climate Indicators for Italian Regions) di Italy for Climate, centro studi della Fondazione per lo sviluppo sostenibile che raccoglie le buone pratiche ambientali delle Regioni italiane.
«Si tratta di un risultato molto positivo, legato certamente alla chiusura delle due centrali a carbone di Genova e Spezia – commenta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti -, ma a cui hanno contribuito e stanno contribuendo anche le misure messe in campo da Regione Liguria per supportare da un lato la mobilità sostenibile, attraverso ad esempio la gratuità degli abbonamenti sui treni regionali per gli studenti under19 o gli sconti del 50% per quelli under26, e, dall’altro, l’efficientamento energetico sia degli edifici pubblici sia degli stabilimenti delle imprese».
Tuttavia nel calcolo delle emissioni pro capite regionali che indica una diminuzione dei gas serra sono stati considerati i livelli dei consumi di energia, quanto e con quali fonti fossili sono soddisfatti, le attività industriali e quelle agricole.
Analizzando il solo indicatore che misura le emissioni di gas serra nel settore dei trasporti prodotte in media da un cittadino residente nella Regione la performance della Liguria è decisamente meno brillante: nel periodo 1990-2021 le tonnellate di CO2 equivalente per abitante sono aumentate del 3%, facendo scivolare la Liguria al terz’ultimo posto per il consumo di carburanti derivanti da combustibili fossili, ovvero diesel, benzina, Gpl e gas metano, sia nel trasporto privato che in quello pubblico con una media nel 2021 di 2.36 tCO2eq/ab.
Sempre in tema di trasporti la Liguria si posizione bene con altri due indicatori monitorati da Ciro: è prima sia per numero di passeggeri trasportati dal tpl (146 passeggeri per abitante contro la media nazionale di 45), sia per numero di auto immatricolate in rapporto alla popolazione (559 auto/1000 abitanti contro la media nazionale di 681). Al contrario è ultima nella classifica delle nuove immatricolazioni di auto elettriche (2,3%).
«Le istituzioni – aggiunge il governatore ligure commentando il report – devono continuare a lavorare per sviluppare un’azione condivisa e integrata con ricadute e impatti positivi per tutta la regione in termini di sviluppo sostenibile, crescita occupazionale, miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro della popolazione, transizione industriale ed energetica. Va in questa direzione anche l’ultimo bando da 10 milioni di euro a valere sul Pr Fesr 2021-2027 per l’efficientamento energetico delle aziende liguri, per cui i termini di chiusura sono stati prorogati al 18 marzo per andare incontro alle esigenze del territorio così da consentire la più ampia partecipazione».