Oltre mille lavoratori, 230 milioni di euro di massa salari e 820mila ore lavorate, ecco le ricadute occupazionali nel settore edile grazie ad alcune opere contro il dissesto idrogeologico in Liguria. Sono i numeri emersi durante il convegno organizzato dalla Filca Cisl Liguria a Genova “Contrasto al dissesto idrogeologico in Liguria, una strategia di prevenzione”.
Il segretario generale nazionale della Filca Cisl Enzo Pelle ha spiegato: «Soprattutto dopo i fatti di Firenze, dobbiamo invertire il trend. Dobbiamo prima pensare alla sicurezza e poi costruire e non continuare a costruire e pensare successivamente alla sicurezza, o abusare degli strumenti politici per deroghe, condoni ed adeguamenti. Quando guardiamo al futuro, dobbiamo farlo senza paura. Occorre operare scelte coraggiose e dirompenti, a costo di apparire visionari».
Secondo Pelle «La Smart City è la soluzione ideale. In un’Italia soggetta a devastazione climatica occorre immaginare soluzioni innovative per abitazioni e infrastrutture, la smart city è lo strumento privilegiato per una pianificazione a lungo termine, volta ad anticipare i tempi e le nuove esigenze, nel tentativo di migliorare la qualità della vita dei cittadini e ridurre quanto più possibile il rischio di eventi tragici. Tecnologia, progettazione e prevenzione, immaginiamo soluzioni realizzabili a problemi reali, mediante un approccio integrato. L’edilizia deve muovere nell’ottica di una progettazione sempre più resiliente, in grado di fronteggiare i sempre più frequenti eventi estremi».
Nel report della Filca Cisl Liguria sono state prese in considerazione una decina di opere: nel territorio genovese lo Scolmatore del Bisagno, l’area di via Terpi, la riqualificazione della cava inattiva al Monte Gazzo di Sestri Ponente e la messa in sicurezza della stazione ferroviaria di Casella mentre a Savona approfondimento sul torrente Maremola, il Rio Molinero e le frane a Bardino mentre a Vado Ligure il torrente Segno. Infine, nell’imperiese analisi sulla foce del torrente Argentina e nello spezzino monitoraggio della Via dell’Amore.
«Il settore in Liguria – ha puntualizzato il segretario generale della Filca Cisl Liguria Andrea Tafaria – sta subendo una flessione dopo lo stop del Superbonus, le professionalità e le competenze degli edili nella nostra regione devono essere sfruttate per aiutare i cittadini liguri in questa sfida importantissima che oggi vogliamo lanciare contro il dissesto idrogeologico. Oltre a quelle che abbiamo citato all’interno del Pnrr ci saranno ulteriori e massicci interventi: c’è una stretta sinergia con l’assessore Giampedrone che ha sempre dimostrato grande attenzione sul tema. Per questo chiediamo una cabina di regia che coinvolga istituzioni, sindacati, Università e tecnici. L’edilizia green che si sta sviluppando deve diventare un prezioso alleato e dobbiamo lavorare con le Scuole Edili per creare nuove figure professionali che oggi mancano anche per prepararsi all’introduzione di macchinari digitali: dobbiamo essere pronti alla trasformazione che coinvolgerà il nostro settore che deve puntare sui giovani che saranno il futuro dell’edilizia ligure».