Sulla questione affollamento dei pronto soccorso dopo le ulteriori situazioni di crisi avvenute oggi negli ospedali genovesi, interviene Medicoop Liguria (la cooperativa che riunisce più di 250 medici di famiglia e pediatri in Liguria).
Viene chiesto un tavolo comune tra medici, istituzioni e direzioni sanitarie.
“Ai medici di famiglia − spiegano in una nota congiunta il presidente della cooperativa, Pier Claudio Brasesco e Fabio Stellini, responsabile del Centro Servizi della cooperativa − occorre dare più supporto per la prevenzione facendo in modo che i pronto soccorso si possano concentrare su codici di maggiore gravità. Le comunicazioni della politica sanitaria attraverso i media sono ovviamente ottimistiche e dedicate a dare un’immagine di efficienza dei pochi provvedimenti presi e minimizzando la grave carenza nella continuità assistenziale considerata, in modo sbagliato, sempre meno importante. Occorre dare voce alla consapevolezza che l’attività dei pronto soccorso deve qualificarsi potendosi concentrare su codici di maggiore gravità sgravandosi di tutto ciò che è prevenibile che è il compito principale della presa in carico personalizzata per la quale mancano completamente i supporti ai medici di medicina generale”.
I medici di Medicoop aggiungono: «Per avere pochi accessi al pronto soccorso è necessario aprire urgentemente le Case di Comunità che sarebbero la risposta a chi non ha trovato immediatamente disponibile il proprio Mmg, a chi ha una situazione clinica complicata da fragilità personale, a chi ha bisogno soprattutto di rassicurazione per condizioni di fragilità sociale».