Ancora una settimana di tempo per presentare domanda al bando Safe della Regione Liguria, lo strumento, a valere sul programma Fesr 2014-2020, che consente alle micro, piccole e medie imprese liguri di richiedere fino a 30 mila euro a fondo perduto a fronte del caro energia generato dal conflitto russo-ucraino. È quanto approvato in giunta su proposta dell’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana.
«Abbiamo prorogato la misura – spiega Piana – per consentire a tutte le attività economiche, che non avessero avuto ancora modo di presentar domanda, di non perdere questa importante opportunità. La Regione Liguria, tramite la sua finanziaria Filse, ha già erogato contributi superiori ai 4 milioni di euro alle 320 imprese che hanno presentato domanda. Confidiamo, con questa proroga fino al 27 dicembre (salvo esaurimento risorse), di saturare entro i termini la dotazione di 7,7 milioni di euro disposta, in modo da non disperdere nemmeno un euro della programmazione comunitaria Fesr 2014-2020 e dare un pieno e concreto aiuto alle aziende che in quest’ultimo periodo hanno visto lievitarsi i costi energetici in bolletta».
Possono accedere alla misura, attiva dall’11 dicembre, quelle micro, piccole e medie imprese che hanno registrato un incremento almeno del 10% rispetto al periodo precedente al conflitto russo-ucraino e in linea con le soglie di potenza minima energetica previste nell’allegato 1 del bando. A seconda dell’aumento registrato, verrà concessa alle imprese richiedenti l’agevolazione regionale sotto forma di contributo a fondo perduto in de minimis: fino a 5 mila euro per le attività che hanno subito fino a 30 mila euro di incremento, 30 mila euro per i beneficiari che hanno accertato un rincaro pari o superiore ai 30 mila euro.
Le domande sono presentabili sulla piattaforma ‘Bandi On Line’ di Filse e dovranno essere corredate da foglio di calcolo attestante i valori mensili dei costi e dei consumi energetici. I contributi saranno corrisposti entro il 31 dicembre 2023.