Il mercato immobiliare savonese, nel 2022, ha evidenziato una buona vitalità delle compravendite, con un valore delle transazioni normalizzate (+5,7%) superiore di un punto rispetto a quello italiano.
Questo il recente rilevamento elaborato dalla Camera di Commercio Riviere di Liguria in merito al report sull’andamento dell’economia provinciale.
Il dinamismo riguarda soprattutto gli immobili medio-piccoli, fino a 85 mq, più facilmente vendibili, ma anche le grandi proprietà, con almeno 145 mq. Il trend positivo, tuttavia, non è comune a tutte le macro-aree provinciali; fanno eccezione la riviera di levante (-1,7% rispetto al 2021) e Savona capoluogo (-1,4% rispetto al 2021).
«I dati relativi al 2022 mostrano come il savonese, in particolare le zone del ponente, sia un territorio provinciale assolutamente di appeal per il mercato delle abitazioni, questo per l’avvio di transazioni su immobili destinati poi a uso turistico – afferma Angelo Spiezia, amministratore delegato di Telemutuo -. Investimenti che spesso si concentrano su bilocali e trilocali».
«Le località turistiche della riviera la fanno da padrone, ma bisogna considerare anche una sempre più consistente vocazione rivolta alle zone dell’entroterra, che presenta condizioni più vantaggiose in termini di prezzi e quindi di accessibilità complessiva per un mutuo. Il tutto – dice Spiezia – considerando anche il significativo valore quantitativo del patrimonio edilizio nel savonese, che ha portato, ad esempio, a sviluppare operazioni immobiliari di ristrutturazione legate ai vantaggi del mutuo green e agli adeguamenti di classe energetica delle abitazioni».
«Ora bisognerà vedere se i numeri del 2022 saranno confermati anche nel 2023, anno certamente più complesso per il mercato dei mutui a seguito delle incertezze legate ai tassi di interesse e alla congiuntura economica generale – commenta l’a.d. -; tuttavia il savonese conferma la sua dinamicità rispetto ad altre province italiane, portando banche e istituti di credito a creare una offerta di finanziamento più flessibile a delineare soluzioni concrete per concludere le transazioni».
“Sicuramente, rispetto allo scorso anno, il 2023 dovrebbe confermare alcune inversioni di tendenza, ad esempio, il peso preponderante dei mutui a tasso fisso rispetto a quello variabile, così come l’aumento di surroghe o richieste di sostituzione dei mutui, una tendenza in crescita, secondo gli ultimi indicatori, anche nel secondo semestre di quest’anno in tutta la Liguria, savonese compreso” conclude Spiezia.
Secondo l’amministratore delegato di Telemutuo, nonostante le incertezze sull’andamento dei tassi di interesse, la forma di finanziamento più idonea per l’acquisto di un’abitazione resta il mutuo a tasso fisso: “Questa tipologia di finanziamento attualmente parte da un Tan attorno al 3,15%, grazie a interessanti campagne promozionali che premiano aspetti come la giovane età dei mutuatari (meno di 36 anni) e la classe energetica elevata (A o B), per cui sono previste importanti riduzioni sullo spread e sulle spese di istruttoria”.
Secondo le rilevazioni di Telemutuo, per fare un esempio, un mutuo ventennale di 100.000 euro con Tan +3,20% porta oggi a una rata di 564,66 euro, mentre un mutuo trentennale per la stessa cifra e Tan+3,35% determina una rata di 440 euro.
Secondo Spiezia, “anche chi potrebbe permettersi di pagare una rata più elevata con un mutuo di media durata, dovrebbe considerare la possibilità di stipulare un finanziamento a lunga durata e accantonare mensilmente la quota risparmiata. Procedendo poi con estinzioni parziali o totali, che hanno costo zero, si potrà chiudere il prestito prima della sua naturale scadenza, con un buon risparmio complessivo sugli interessi”.