«Apprendiamo con soddisfazione e rinnovata fiducia la notizia secondo cui, stando a quanto riferito dalle organizzazioni sindacali, il management di Ansaldo Energia avrebbe incrementato il proprio portafoglio ordini con nuove commesse. Un fattivo cambiamento di rotta rispetto alle difficoltà evidenziate fino al recente passato, che è anche segnale della bontà dell’azione di riorganizzazione in corso», afferma l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana.
«Una notizia importante per Genova e la Liguria, anche sul fronte occupazionale – aggiunge Piana – che testimonia non soltanto la centralità dell’azienda sui palcoscenici di riferimento nazionali, ma anche gli spazi che la stessa può andare a intercettare sui mercati esteri”.
«Un ruolo che, se inserito all’interno di una ‘filiera industriale dell’energia’, potrà essere ancora più strategico nella transizione energetica del Paese e soprattutto in un’ottica di sistema integrato che possa coinvolgere il vasto mondo delle partecipate, controllate e collegate pubbliche non solo come possibile primario fornitore di tecnologie, ma anche in una fattiva azione sinergica», conclude l’assessore.
Nel frattempo la rsu Ansaldo Nucleare annuncia per domani, 15 dicembre, un’ora di sciopero dalle ore 9.00 alle 10.00 davanti all’ingresso Palazzina 1.
Queste le motivazioni contenute nel volantino:
Proclamiamo un’ora di sciopero perché
• Pur prospettandosi un futuro importante, confermato già oggi dall’acquisizione di nuovi e voluminosi ordini e dalla stipula di accordi strategici in ambito internazionale, siamo preoccupati dalla sostenibilità di questo piano in termini di forza lavoro.
• Già l’attuale carico di lavoro è in molti, troppi casi insostenibile e per giunta non riconosciuto.
• Si continuano a perdere, con troppa facilità e disarmante continuità, risorse umane strategiche e difficilmente sostituibili
– Per questo, chiediamo risposte e programmi più precisi e circostanziati di crescita di organico e valorizzazione delle competenze, per essere meglio dimensionati alle effettive esigenze attuali e del prossimo futuro, sia quantitativamente che qualitativamente.
• Nonostante l’impegno profuso da tutti noi nel corso dell’anno, suona come una beffa l’attuale stima di Premio di Risultato (PdR) che non riflette lo sforzo compiuto in questo anno
– Chiediamo di poter mettere mano all’impianto del PdR e di avere fin d’ora pari dignità rispetto ai nostri colleghi di Gruppo
• Giovani risorse (ma anche risorse meno giovani) non ci scelgono (o ci lasciano) non soltanto per motivi economici, ma anche perché sono attratte da maggiori flessibilità offerte da altre realtà
– Chiediamo una politica di retention efficace che passi dal riconoscimento degli sforzi compiuti ad una maggiore attenzione alle tematiche di conciliazione vita- lavoro, per le quali siamo pronti fin da subito ad offrire proposte concrete ed a nostro avviso compatibili con la nostra realtà.
Con questo sciopero vogliamo portare queste richieste all’attenzione della Capogruppo e della nostra nuova direzione alla quale comunque rinnoviamo, come già avvenuto nel primo incontro tra le parti, l’augurio di buon lavoro.